A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
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A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
A città jè china ri luci
“Potrete immergervi in un linguaggio fortemente emozionale e performativo – racconta Guerrera- che interpreta una Sicilia che si apre al mondo, una Sicilia di incroci, meticcia, che vuole riprendere idealmente l’arte antica dei trovatori. Del resto pare che si debba proprio all’influenza di alcuni poeti profughi fuggiti dalla Provenza la nascita della scuola poetica siciliana, inaugurando le vicende di una lingua da allora ancora viva come lingua d’arte ma che mai è stata lingua di governo. Semmai lingua stratificata, ricca di lasciti dalle tante dominazioni vissute nei secoli, lingua dunque dell’accoglienza”.
Pubblicato dai tipi di AME (Associazione Musicale Etnea) -A PROSSIMA VITA- è un disco composito che a partire dai testi di Guerrera raccoglie le esperienze tra poesia e canzone maturate dal poeta con i Dounia e con la Pocket Poetry Orchestra, le collaborazioni con Simona Di Gregorio, Matilde Politi, Cesare Basile, le intense collaborazioni con Puccio Castrogiovanni confluite nel concerto/recital Casa Munnu e nel lavoro di songwriting per l’orchestra Jacarànda.
Un progetto scritto a più mani registrato e mixato dalle mani esperte di Gaetano Leonardi al Soundtrack studio. Unica escursione live Allupacchiatu raccolta da Salvo Noto in una notte magica a Villa Piccolo a Capo D’Orlando durante il tour di Casa Munnu.
Il disco si apre con Presaggiu una traccia che nasce da una base elettronica del giovane producer Vittorio Auteri, con le voci di Eleonora Bordonaro e il formidabile marranzano di Puccio Castrogiovanni; Aveva assai ca nunnisinteumu il primo dei tre brani scritti da Simona Di Gregorio viaggia tra Sicilia, Africa e Medio Oriente con la chitarra-kora di Vincenzo Gangi e la voce inconfondibile di Faisal Taher; Cinquantacincu scritto per un compleanno “festeggiato” in pieno lockdown è arrangiato da Vincenzo Gangi, con la chitarra solista di Giuliano Ursino di Jacarànda; A città jè china di luci è un intenso cuntu dedicato al mercato storico di Catania, oggi luogo di incontro dei migranti della città. Si deve al tablista Riccardo Gerbino l’idea di arrangiarlo in chiave indiana, con Puccio Castrogiovanni al morchang e il contrabbasso-sarangi di Giovanni Arena.
Dal brano un video di Stefano Buda selezionato da Zebra Poetry Film Festival di Berlino nel dicembre 2021.
Con i profumi spagnoli di Ciauru tornano la voce e il songwriting diSimona Di Gregorioautrice anche delle atmosfere sospese di Nuautri semu antichi.
Il disco si chiude con A prossima vita brano che nasce dall’unico testo inedito del disco cui da anche il titolo. Il segno di un nuovo inizio immaginato durante una passeggiata in uno dei boschi più segreti della Sicilia – la Tassita sui Nebrodi – e insieme un piccolo omaggio – in stile – al Maestro di Milo Franco Battiato.
I testi del disco sono tratti dalle ultime tre raccolte di Guerrera: Cori niuru spacca cielu, Amàri e Casa munnu, pubblicate per le edizioni Mesogea
CREDITS Registrato, missato e masterizzato da Gaetano Leonardi presso Soundtrackstudio, Gravina di Catania (CT) Allupacchiatu registrato live a Villa Piccolo (Capo d’Orlando, ME)
Ingegnere del suono Salvo Noto
Progetto grafico e fotografie Sara Castrogiovanni, Biagio Guerrera
Stefano Di Batista Sax
Fred Nardin Pianoforte
Daniele Sorrentino Contrabbasso
Andrè Ceccarelli Batteria La musica di Morricone significa esaltazione
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Stefano Di Batista Sax
Fred Nardin Pianoforte
Daniele Sorrentino Contrabbasso
Andrè Ceccarelli Batteria La musica di Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano. Di Battista, che con i temi del Maestro gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa, zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima. Stefano ha voluto includere temi marginali, o meglio film marginali oppure dimenticati come “Veruschka” e “Cosa avete fatto a Solange?”. Un repertorio ancora tutto da scoprire, per ricordare che al di là delle celebrità Morricone di film ne ha fatti più di 500. Ricercatezze certo, ma molto preziose, con il godimento puro di ascoltare temi conosciuti che diventano perfetti standard jazz, come Metti una sera a cena, swingante e ironica, oppure Il buono, il brutto e il cattivo che si rivela come un duello di improvvisazioni – col sax che prende la parte di quel breve spunto di note che all’origine fu ispirato dal verso del coyote – prima di sciogliersi nell’emozione purissima del Tema di Deborah di C’era una volta in America che è una delle più belle invenzioni di Morricone, alla quale teneva moltissimo perché esprimeva molto bene il suo ideale di melodia, scritta con un esiguo numero di note e con il massimo risultato. Per non dire della delicata rilettura di The mission, con un elegante passaggio dall’oboe originale al sax soprano. Con una carriera parallela tra l’Italia e la Francia, Stefano Di Battista ha collaborato con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jacky Terrasson, Jimmy Cobb, Richard Bona e tanti altri.
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CUT | Centro Universitario TeatralePiazza Università 13, Catania
Per l’autore del film-documentario, il lavoro sin qui svolto, merita di essere condiviso in modo differente da come sarà recepito nel montaggio definitivo, dando sfogo alla naturale esigenza di condividere con un pubblico mirato e consapevole alcuni degli incontri avuti durante la lavorazione in un tempo e in un formato più disteso e riflessivo. Nella quasi integralità del suo manifestarsi. Per tutelarne la autenticità e la profondità. I protagonisti degli incontri saranno scelti in base ai luoghi in cui avverranno le proiezioni e di conseguenza al pubblico di riferimento a cui la condivisione è rivolta. Una scelta ponderata ma allo stesso romantica, scevra da condizionamenti estetici o drammaturgici.
Filippo Mauceri (Agirà, 1959), dal 1980 è autore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1993 è consulente regista per programmi come Striscia la notizia e Zelig. Con il documentario Vi voglio raccontare… Arti e mestieri della memoria ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio per la migliore colonna sonora al Fotogramma d’Oro di Castrocaro Terme. Ha fondato una propria casa di produzione e fa parte di Ipotesi Cinema, Istituto diretto dal maestro Ermanno Olmi. Realizza decine di cortometraggi e documentari etnografici. Parallelamente alla attività di regista e autore tv si occupa di eventi culturali e festival tematici. Dal 2007 al 2009 per tre anni è co – ideatore e direttore artistico con la partecipazione di Paolo Bonolis della manifestazione di immagini musica e parole “Life in Gubbio” alla quale partecipano nomi prestigiosi della cultura, del giornalismo e dello spettacolo quali: Dario Fo, Alda Merini, Gigi Proietti, Nicola Piovani, Luciano Ligabue, Antonio Albanese, Sergio Zavoli, Roberto Vecchioni, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Luigi Cinque, Stefano Di Battista, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Giovanni Allevi, Vinicio Capossela. Nel 2010 cura una edizione speciale nella città di Spoleto di “Life in Umbria” Nel 2008 è co-ideatore e direttore artistico dell’evento ‘Vite Impazienti’, rassegna culturale di Vico sul Gargano dedicata alla memoria di Andrea Pazienza a 20 anni dalla sua scomparsa. Nel 2009 Co-direttore di Anima Film Festival di Porto Ercole (Gr) Nel 2012 on Paolo Bonolis – Il senso della Vita – edizione speciale nell’ambito del “Festival della Felicità” 2012 diretto da Simona Ercolani Attualmente è Direttore artistico ad Agira (En) di Entroterre in Festival – L’invasione dei Cavalletti- Co-produttore e editor del film documentario “Il carnevale di Dolores” di Cristina Mantis vincitore del Teck Festival di Roma. Ha collaborato allo spettacolo teatrale “FILI” di e con Erri De Luca per la regia di Riccardo Cavallo.
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Zō | Centro Culture ContemporaneePiazzale Asia, 6, 95129 Catania CT
Selezione di cortometraggi a tema musicale dall’Interfilm di Berlino, storica manifestazione che presenta ogni anno un programma ricchissimo di produzioni provenienti da tutto il mondo. Presenta il Direttore
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Selezione di cortometraggi a tema musicale dall’Interfilm di Berlino, storica manifestazione che presenta ogni anno un programma ricchissimo di produzioni provenienti da tutto il mondo. Presenta il Direttore artistico Heinz Hermanns.
A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
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A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
A città jè china ri luci
“Potrete immergervi in un linguaggio fortemente emozionale e performativo – racconta Guerrera- che interpreta una Sicilia che si apre al mondo, una Sicilia di incroci, meticcia, che vuole riprendere idealmente l’arte antica dei trovatori. Del resto pare che si debba proprio all’influenza di alcuni poeti profughi fuggiti dalla Provenza la nascita della scuola poetica siciliana, inaugurando le vicende di una lingua da allora ancora viva come lingua d’arte ma che mai è stata lingua di governo. Semmai lingua stratificata, ricca di lasciti dalle tante dominazioni vissute nei secoli, lingua dunque dell’accoglienza”.
Pubblicato dai tipi di AME (Associazione Musicale Etnea) -A PROSSIMA VITA- è un disco composito che a partire dai testi di Guerrera raccoglie le esperienze tra poesia e canzone maturate dal poeta con i Dounia e con la Pocket Poetry Orchestra, le collaborazioni con Simona Di Gregorio, Matilde Politi, Cesare Basile, le intense collaborazioni con Puccio Castrogiovanni confluite nel concerto/recital Casa Munnu e nel lavoro di songwriting per l’orchestra Jacarànda.
Un progetto scritto a più mani registrato e mixato dalle mani esperte di Gaetano Leonardi al Soundtrack studio. Unica escursione live Allupacchiatu raccolta da Salvo Noto in una notte magica a Villa Piccolo a Capo D’Orlando durante il tour di Casa Munnu.
Il disco si apre con Presaggiu una traccia che nasce da una base elettronica del giovane producer Vittorio Auteri, con le voci di Eleonora Bordonaro e il formidabile marranzano di Puccio Castrogiovanni; Aveva assai ca nunnisinteumu il primo dei tre brani scritti da Simona Di Gregorio viaggia tra Sicilia, Africa e Medio Oriente con la chitarra-kora di Vincenzo Gangi e la voce inconfondibile di Faisal Taher; Cinquantacincu scritto per un compleanno “festeggiato” in pieno lockdown è arrangiato da Vincenzo Gangi, con la chitarra solista di Giuliano Ursino di Jacarànda; A città jè china di luci è un intenso cuntu dedicato al mercato storico di Catania, oggi luogo di incontro dei migranti della città. Si deve al tablista Riccardo Gerbino l’idea di arrangiarlo in chiave indiana, con Puccio Castrogiovanni al morchang e il contrabbasso-sarangi di Giovanni Arena.
Dal brano un video di Stefano Buda selezionato da Zebra Poetry Film Festival di Berlino nel dicembre 2021.
Con i profumi spagnoli di Ciauru tornano la voce e il songwriting diSimona Di Gregorioautrice anche delle atmosfere sospese di Nuautri semu antichi.
Il disco si chiude con A prossima vita brano che nasce dall’unico testo inedito del disco cui da anche il titolo. Il segno di un nuovo inizio immaginato durante una passeggiata in uno dei boschi più segreti della Sicilia – la Tassita sui Nebrodi – e insieme un piccolo omaggio – in stile – al Maestro di Milo Franco Battiato.
I testi del disco sono tratti dalle ultime tre raccolte di Guerrera: Cori niuru spacca cielu, Amàri e Casa munnu, pubblicate per le edizioni Mesogea
CREDITS Registrato, missato e masterizzato da Gaetano Leonardi presso Soundtrackstudio, Gravina di Catania (CT) Allupacchiatu registrato live a Villa Piccolo (Capo d’Orlando, ME)
Ingegnere del suono Salvo Noto
Progetto grafico e fotografie Sara Castrogiovanni, Biagio Guerrera
Per l’autore del film-documentario, il lavoro sin qui svolto, merita di essere condiviso in modo differente da come sarà recepito nel montaggio definitivo, dando sfogo alla naturale esigenza di condividere con un pubblico mirato e consapevole alcuni degli incontri avuti durante la lavorazione in un tempo e in un formato più disteso e riflessivo. Nella quasi integralità del suo manifestarsi. Per tutelarne la autenticità e la profondità. I protagonisti degli incontri saranno scelti in base ai luoghi in cui avverranno le proiezioni e di conseguenza al pubblico di riferimento a cui la condivisione è rivolta. Una scelta ponderata ma allo stesso romantica, scevra da condizionamenti estetici o drammaturgici.
Filippo Mauceri (Agirà, 1959), dal 1980 è autore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1993 è consulente regista per programmi come Striscia la notizia e Zelig. Con il documentario Vi voglio raccontare… Arti e mestieri della memoria ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio per la migliore colonna sonora al Fotogramma d’Oro di Castrocaro Terme. Ha fondato una propria casa di produzione e fa parte di Ipotesi Cinema, Istituto diretto dal maestro Ermanno Olmi. Realizza decine di cortometraggi e documentari etnografici. Parallelamente alla attività di regista e autore tv si occupa di eventi culturali e festival tematici. Dal 2007 al 2009 per tre anni è co – ideatore e direttore artistico con la partecipazione di Paolo Bonolis della manifestazione di immagini musica e parole “Life in Gubbio” alla quale partecipano nomi prestigiosi della cultura, del giornalismo e dello spettacolo quali: Dario Fo, Alda Merini, Gigi Proietti, Nicola Piovani, Luciano Ligabue, Antonio Albanese, Sergio Zavoli, Roberto Vecchioni, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Luigi Cinque, Stefano Di Battista, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Giovanni Allevi, Vinicio Capossela. Nel 2010 cura una edizione speciale nella città di Spoleto di “Life in Umbria” Nel 2008 è co-ideatore e direttore artistico dell’evento ‘Vite Impazienti’, rassegna culturale di Vico sul Gargano dedicata alla memoria di Andrea Pazienza a 20 anni dalla sua scomparsa. Nel 2009 Co-direttore di Anima Film Festival di Porto Ercole (Gr) Nel 2012 on Paolo Bonolis – Il senso della Vita – edizione speciale nell’ambito del “Festival della Felicità” 2012 diretto da Simona Ercolani Attualmente è Direttore artistico ad Agira (En) di Entroterre in Festival – L’invasione dei Cavalletti- Co-produttore e editor del film documentario “Il carnevale di Dolores” di Cristina Mantis vincitore del Teck Festival di Roma. Ha collaborato allo spettacolo teatrale “FILI” di e con Erri De Luca per la regia di Riccardo Cavallo.
SIMONA DI GREGORIO voce, chitarra, organetto, percussioni STEFANO SPOTO voce, percussioni, didjeridoo Grammafonia Dall’esperienza in campo musicale e musicoterapico ad indirizzo relazionale nasce Grammafonia, una performance nella quale l’intreccio tra sinestesia e suggestioni sonore prodotte da strumenti musicali inusuali, può permettere all’utente di contattare quelle...
6 Febbraio 2018
Zō | Centro Culture ContemporaneePiazzale Asia, 6, 95129 Catania CT
A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
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A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
A città jè china ri luci
“Potrete immergervi in un linguaggio fortemente emozionale e performativo – racconta Guerrera- che interpreta una Sicilia che si apre al mondo, una Sicilia di incroci, meticcia, che vuole riprendere idealmente l’arte antica dei trovatori. Del resto pare che si debba proprio all’influenza di alcuni poeti profughi fuggiti dalla Provenza la nascita della scuola poetica siciliana, inaugurando le vicende di una lingua da allora ancora viva come lingua d’arte ma che mai è stata lingua di governo. Semmai lingua stratificata, ricca di lasciti dalle tante dominazioni vissute nei secoli, lingua dunque dell’accoglienza”.
Pubblicato dai tipi di AME (Associazione Musicale Etnea) -A PROSSIMA VITA- è un disco composito che a partire dai testi di Guerrera raccoglie le esperienze tra poesia e canzone maturate dal poeta con i Dounia e con la Pocket Poetry Orchestra, le collaborazioni con Simona Di Gregorio, Matilde Politi, Cesare Basile, le intense collaborazioni con Puccio Castrogiovanni confluite nel concerto/recital Casa Munnu e nel lavoro di songwriting per l’orchestra Jacarànda.
Un progetto scritto a più mani registrato e mixato dalle mani esperte di Gaetano Leonardi al Soundtrack studio. Unica escursione live Allupacchiatu raccolta da Salvo Noto in una notte magica a Villa Piccolo a Capo D’Orlando durante il tour di Casa Munnu.
Il disco si apre con Presaggiu una traccia che nasce da una base elettronica del giovane producer Vittorio Auteri, con le voci di Eleonora Bordonaro e il formidabile marranzano di Puccio Castrogiovanni; Aveva assai ca nunnisinteumu il primo dei tre brani scritti da Simona Di Gregorio viaggia tra Sicilia, Africa e Medio Oriente con la chitarra-kora di Vincenzo Gangi e la voce inconfondibile di Faisal Taher; Cinquantacincu scritto per un compleanno “festeggiato” in pieno lockdown è arrangiato da Vincenzo Gangi, con la chitarra solista di Giuliano Ursino di Jacarànda; A città jè china di luci è un intenso cuntu dedicato al mercato storico di Catania, oggi luogo di incontro dei migranti della città. Si deve al tablista Riccardo Gerbino l’idea di arrangiarlo in chiave indiana, con Puccio Castrogiovanni al morchang e il contrabbasso-sarangi di Giovanni Arena.
Dal brano un video di Stefano Buda selezionato da Zebra Poetry Film Festival di Berlino nel dicembre 2021.
Con i profumi spagnoli di Ciauru tornano la voce e il songwriting diSimona Di Gregorioautrice anche delle atmosfere sospese di Nuautri semu antichi.
Il disco si chiude con A prossima vita brano che nasce dall’unico testo inedito del disco cui da anche il titolo. Il segno di un nuovo inizio immaginato durante una passeggiata in uno dei boschi più segreti della Sicilia – la Tassita sui Nebrodi – e insieme un piccolo omaggio – in stile – al Maestro di Milo Franco Battiato.
I testi del disco sono tratti dalle ultime tre raccolte di Guerrera: Cori niuru spacca cielu, Amàri e Casa munnu, pubblicate per le edizioni Mesogea
CREDITS Registrato, missato e masterizzato da Gaetano Leonardi presso Soundtrackstudio, Gravina di Catania (CT) Allupacchiatu registrato live a Villa Piccolo (Capo d’Orlando, ME)
Ingegnere del suono Salvo Noto
Progetto grafico e fotografie Sara Castrogiovanni, Biagio Guerrera
Stefano Di Batista Sax
Fred Nardin Pianoforte
Daniele Sorrentino Contrabbasso
Andrè Ceccarelli Batteria La musica di Morricone significa esaltazione
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Stefano Di Batista Sax
Fred Nardin Pianoforte
Daniele Sorrentino Contrabbasso
Andrè Ceccarelli Batteria La musica di Morricone significa esaltazione di tracce melodiche spesso fortemente emozionali, in una trama di armonie intelligenti, ed è esattamente quello che fa il jazz, e ancora di più quello che fa uno come Stefano. Di Battista, che con i temi del Maestro gioca come se fossero materia magica, sostanza di quella speciale e misteriosa, zona della musica che ci riempie quasi inspiegabilmente l’anima. Stefano ha voluto includere temi marginali, o meglio film marginali oppure dimenticati come “Veruschka” e “Cosa avete fatto a Solange?”. Un repertorio ancora tutto da scoprire, per ricordare che al di là delle celebrità Morricone di film ne ha fatti più di 500. Ricercatezze certo, ma molto preziose, con il godimento puro di ascoltare temi conosciuti che diventano perfetti standard jazz, come Metti una sera a cena, swingante e ironica, oppure Il buono, il brutto e il cattivo che si rivela come un duello di improvvisazioni – col sax che prende la parte di quel breve spunto di note che all’origine fu ispirato dal verso del coyote – prima di sciogliersi nell’emozione purissima del Tema di Deborah di C’era una volta in America che è una delle più belle invenzioni di Morricone, alla quale teneva moltissimo perché esprimeva molto bene il suo ideale di melodia, scritta con un esiguo numero di note e con il massimo risultato. Per non dire della delicata rilettura di The mission, con un elegante passaggio dall’oboe originale al sax soprano. Con una carriera parallela tra l’Italia e la Francia, Stefano Di Battista ha collaborato con grandi nomi del panorama nazionale e internazionale, tra cui Michel Petrucciani, Elvin Jones, Jacky Terrasson, Jimmy Cobb, Richard Bona e tanti altri.
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CUT | Centro Universitario TeatralePiazza Università 13, Catania
Per l’autore del film-documentario, il lavoro sin qui svolto, merita di essere condiviso in modo differente da come sarà recepito nel montaggio definitivo, dando sfogo alla naturale esigenza di condividere con un pubblico mirato e consapevole alcuni degli incontri avuti durante la lavorazione in un tempo e in un formato più disteso e riflessivo. Nella quasi integralità del suo manifestarsi. Per tutelarne la autenticità e la profondità. I protagonisti degli incontri saranno scelti in base ai luoghi in cui avverranno le proiezioni e di conseguenza al pubblico di riferimento a cui la condivisione è rivolta. Una scelta ponderata ma allo stesso romantica, scevra da condizionamenti estetici o drammaturgici.
Filippo Mauceri (Agirà, 1959), dal 1980 è autore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1993 è consulente regista per programmi come Striscia la notizia e Zelig. Con il documentario Vi voglio raccontare… Arti e mestieri della memoria ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio per la migliore colonna sonora al Fotogramma d’Oro di Castrocaro Terme. Ha fondato una propria casa di produzione e fa parte di Ipotesi Cinema, Istituto diretto dal maestro Ermanno Olmi. Realizza decine di cortometraggi e documentari etnografici. Parallelamente alla attività di regista e autore tv si occupa di eventi culturali e festival tematici. Dal 2007 al 2009 per tre anni è co – ideatore e direttore artistico con la partecipazione di Paolo Bonolis della manifestazione di immagini musica e parole “Life in Gubbio” alla quale partecipano nomi prestigiosi della cultura, del giornalismo e dello spettacolo quali: Dario Fo, Alda Merini, Gigi Proietti, Nicola Piovani, Luciano Ligabue, Antonio Albanese, Sergio Zavoli, Roberto Vecchioni, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Luigi Cinque, Stefano Di Battista, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Giovanni Allevi, Vinicio Capossela. Nel 2010 cura una edizione speciale nella città di Spoleto di “Life in Umbria” Nel 2008 è co-ideatore e direttore artistico dell’evento ‘Vite Impazienti’, rassegna culturale di Vico sul Gargano dedicata alla memoria di Andrea Pazienza a 20 anni dalla sua scomparsa. Nel 2009 Co-direttore di Anima Film Festival di Porto Ercole (Gr) Nel 2012 on Paolo Bonolis – Il senso della Vita – edizione speciale nell’ambito del “Festival della Felicità” 2012 diretto da Simona Ercolani Attualmente è Direttore artistico ad Agira (En) di Entroterre in Festival – L’invasione dei Cavalletti- Co-produttore e editor del film documentario “Il carnevale di Dolores” di Cristina Mantis vincitore del Teck Festival di Roma. Ha collaborato allo spettacolo teatrale “FILI” di e con Erri De Luca per la regia di Riccardo Cavallo.
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Zō | Centro Culture ContemporaneePiazzale Asia, 6, 95129 Catania CT
Selezione di cortometraggi a tema musicale dall’Interfilm di Berlino, storica manifestazione che presenta ogni anno un programma ricchissimo di produzioni provenienti da tutto il mondo. Presenta il Direttore
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Selezione di cortometraggi a tema musicale dall’Interfilm di Berlino, storica manifestazione che presenta ogni anno un programma ricchissimo di produzioni provenienti da tutto il mondo. Presenta il Direttore artistico Heinz Hermanns.
A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
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A PROSSIMA VITA il primo disco solista di BIAGIO GUERRERA, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri.
A città jè china ri luci
“Potrete immergervi in un linguaggio fortemente emozionale e performativo – racconta Guerrera- che interpreta una Sicilia che si apre al mondo, una Sicilia di incroci, meticcia, che vuole riprendere idealmente l’arte antica dei trovatori. Del resto pare che si debba proprio all’influenza di alcuni poeti profughi fuggiti dalla Provenza la nascita della scuola poetica siciliana, inaugurando le vicende di una lingua da allora ancora viva come lingua d’arte ma che mai è stata lingua di governo. Semmai lingua stratificata, ricca di lasciti dalle tante dominazioni vissute nei secoli, lingua dunque dell’accoglienza”.
Pubblicato dai tipi di AME (Associazione Musicale Etnea) -A PROSSIMA VITA- è un disco composito che a partire dai testi di Guerrera raccoglie le esperienze tra poesia e canzone maturate dal poeta con i Dounia e con la Pocket Poetry Orchestra, le collaborazioni con Simona Di Gregorio, Matilde Politi, Cesare Basile, le intense collaborazioni con Puccio Castrogiovanni confluite nel concerto/recital Casa Munnu e nel lavoro di songwriting per l’orchestra Jacarànda.
Un progetto scritto a più mani registrato e mixato dalle mani esperte di Gaetano Leonardi al Soundtrack studio. Unica escursione live Allupacchiatu raccolta da Salvo Noto in una notte magica a Villa Piccolo a Capo D’Orlando durante il tour di Casa Munnu.
Il disco si apre con Presaggiu una traccia che nasce da una base elettronica del giovane producer Vittorio Auteri, con le voci di Eleonora Bordonaro e il formidabile marranzano di Puccio Castrogiovanni; Aveva assai ca nunnisinteumu il primo dei tre brani scritti da Simona Di Gregorio viaggia tra Sicilia, Africa e Medio Oriente con la chitarra-kora di Vincenzo Gangi e la voce inconfondibile di Faisal Taher; Cinquantacincu scritto per un compleanno “festeggiato” in pieno lockdown è arrangiato da Vincenzo Gangi, con la chitarra solista di Giuliano Ursino di Jacarànda; A città jè china di luci è un intenso cuntu dedicato al mercato storico di Catania, oggi luogo di incontro dei migranti della città. Si deve al tablista Riccardo Gerbino l’idea di arrangiarlo in chiave indiana, con Puccio Castrogiovanni al morchang e il contrabbasso-sarangi di Giovanni Arena.
Dal brano un video di Stefano Buda selezionato da Zebra Poetry Film Festival di Berlino nel dicembre 2021.
Con i profumi spagnoli di Ciauru tornano la voce e il songwriting diSimona Di Gregorioautrice anche delle atmosfere sospese di Nuautri semu antichi.
Il disco si chiude con A prossima vita brano che nasce dall’unico testo inedito del disco cui da anche il titolo. Il segno di un nuovo inizio immaginato durante una passeggiata in uno dei boschi più segreti della Sicilia – la Tassita sui Nebrodi – e insieme un piccolo omaggio – in stile – al Maestro di Milo Franco Battiato.
I testi del disco sono tratti dalle ultime tre raccolte di Guerrera: Cori niuru spacca cielu, Amàri e Casa munnu, pubblicate per le edizioni Mesogea
CREDITS Registrato, missato e masterizzato da Gaetano Leonardi presso Soundtrackstudio, Gravina di Catania (CT) Allupacchiatu registrato live a Villa Piccolo (Capo d’Orlando, ME)
Ingegnere del suono Salvo Noto
Progetto grafico e fotografie Sara Castrogiovanni, Biagio Guerrera
Per l’autore del film-documentario, il lavoro sin qui svolto, merita di essere condiviso in modo differente da come sarà recepito nel montaggio definitivo, dando sfogo alla naturale esigenza di condividere con un pubblico mirato e consapevole alcuni degli incontri avuti durante la lavorazione in un tempo e in un formato più disteso e riflessivo. Nella quasi integralità del suo manifestarsi. Per tutelarne la autenticità e la profondità. I protagonisti degli incontri saranno scelti in base ai luoghi in cui avverranno le proiezioni e di conseguenza al pubblico di riferimento a cui la condivisione è rivolta. Una scelta ponderata ma allo stesso romantica, scevra da condizionamenti estetici o drammaturgici.
Filippo Mauceri (Agirà, 1959), dal 1980 è autore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1993 è consulente regista per programmi come Striscia la notizia e Zelig. Con il documentario Vi voglio raccontare… Arti e mestieri della memoria ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio per la migliore colonna sonora al Fotogramma d’Oro di Castrocaro Terme. Ha fondato una propria casa di produzione e fa parte di Ipotesi Cinema, Istituto diretto dal maestro Ermanno Olmi. Realizza decine di cortometraggi e documentari etnografici. Parallelamente alla attività di regista e autore tv si occupa di eventi culturali e festival tematici. Dal 2007 al 2009 per tre anni è co – ideatore e direttore artistico con la partecipazione di Paolo Bonolis della manifestazione di immagini musica e parole “Life in Gubbio” alla quale partecipano nomi prestigiosi della cultura, del giornalismo e dello spettacolo quali: Dario Fo, Alda Merini, Gigi Proietti, Nicola Piovani, Luciano Ligabue, Antonio Albanese, Sergio Zavoli, Roberto Vecchioni, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Luigi Cinque, Stefano Di Battista, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Giovanni Allevi, Vinicio Capossela. Nel 2010 cura una edizione speciale nella città di Spoleto di “Life in Umbria” Nel 2008 è co-ideatore e direttore artistico dell’evento ‘Vite Impazienti’, rassegna culturale di Vico sul Gargano dedicata alla memoria di Andrea Pazienza a 20 anni dalla sua scomparsa. Nel 2009 Co-direttore di Anima Film Festival di Porto Ercole (Gr) Nel 2012 on Paolo Bonolis – Il senso della Vita – edizione speciale nell’ambito del “Festival della Felicità” 2012 diretto da Simona Ercolani Attualmente è Direttore artistico ad Agira (En) di Entroterre in Festival – L’invasione dei Cavalletti- Co-produttore e editor del film documentario “Il carnevale di Dolores” di Cristina Mantis vincitore del Teck Festival di Roma. Ha collaborato allo spettacolo teatrale “FILI” di e con Erri De Luca per la regia di Riccardo Cavallo.
SIMONA DI GREGORIO voce, chitarra, organetto, percussioni STEFANO SPOTO voce, percussioni, didjeridoo Grammafonia Dall’esperienza in campo musicale e musicoterapico ad indirizzo relazionale nasce Grammafonia, una performance nella quale l’intreccio tra sinestesia e suggestioni sonore prodotte da strumenti musicali inusuali, può permettere all’utente di contattare quelle...
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