novembre 2017
(Mercoledì) 21:15
IL MILIONE, IL LIBRO DELLE MERAVIGLIE Viaggio musicale sulle orme di Marco Polo David Riondino e La Reverdie raccontano frammenti da Il Milione,
Viaggio musicale sulle orme di Marco Polo
David Riondino e La Reverdie raccontano frammenti da Il Milione, straordinaria opera sul mondo meraviglioso ed esotico dell’Asia medievale, che ha ispirato molti uomini illustri, da Cristoforo Colombo a Italo Calvino. In questo concerto, accanto ai tradizionali strumenti musicali del Medioevo, troviamo anche il kamancheh e il tabla, che introdurranno nel racconto sonorità persiane e indiane per rievocare le suggestioni provate da Marco Polo lungo la via della Seta.
ENSEMBLE LA REVERDIE
Claudia Caffagni voce, liuto, campane
Livia Caffagni voce, viella, flauti
Elisabetta de Mircovich voce, viella, ribeca, symphonia
Matteo Zenatti voce, arpa, percussioni
Rana Shieh kamancheh voce
Elena Baldassarri tabla tarang, campane tibetane
DAVID RIONDINO voce narrante
Programma
Anonimo italiano | Trotto – danza
XIV sec. London, British Library, MS. Add. 29987
Anonimo spagnolo | Stella splendens – virelai
XIV sec. Montserrat, Biblioteca del Monasterio 1 (Llibre Vermell)
Anonimo francese | Huic placuit Magi – mottetto
Fine XIII sec. Montpellier, Bibl. Fac. Med., MS H 196
Johannes Symonis Hasprois | Puisque je suis fumeux – ballade
(1378-1428) Chantilly, Bibliotheque du Musee Conde, MS 564
Anonimo italiano | Belicha – danza
XIV sec. London, British Library, MS. Add. 29987
Jacopo da Bologna | Per sparverare – caccia
Fl. 1340-60 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Panciatichiano 26
Anonimo francese | Pantheon abluitur, Apollinis eclipsatur, Zodiacum signis – mottetti
XIV sec. Strasbourg, Bibliothèque Municipale, 222 C. 22
Anonimo Italiano | Salterello – danza
XIV sec. London, British Library, MS. Add. 29987
Anonimo italiano | Benedicti e llaudati – lauda
XIII sec. Cortona, Biblioteca Comunale e dell’Accademia Etrusca, MS 91
Anonimo francese | Pange melos – conductus
Fine XIII sec. Firenze, Biblioteca Laurenziana, MS Pluteus 29.1
Anonimo spagnolo | Congaudeant Catholici – conductus
XII sec. Santiago de Compostela, Catedral Metropolitan, Codex Calixtinus
Anonimo francese | S’on me regarde, Prennés i garde, Hé mi enfant – mottetti
Fine XIII sec. Montpellier, Université Faculté des Medicins, MS H196
Johannes Ciconia | Venecie mundi splendor – mottetto
1370-1412 Bologna, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, MS Q15
L’assidua ricerca e l’esperienza accumulata in quasi trent’anni di attività, hanno fatto de La Reverdie una formazione unica per l’interpretazione della musica medievale. Il gruppo svolge un’intensa attività concertistica in Italia e all’estero, ha prodotto molte incisioni discografiche e ha ottenuto numerosi premi. Varie sono le sue collaborazioni con noti esponenti della musica e del teatro: Franco Battiato, Moni Ovadia, Carlos Nuñez, Gerard Depardieu, Mimmo Cuticchio e David Riondino.
Per questo progetto, La Reverdie si avvale di Elena Baldassarri, specialista di musica indiana laureata alla Benares Hindu University (India), e Rana Shieh, musicista iraniana che ha studiato il repertorio tradizionale persiano con i maestri più autorevoli di Teheran.
L’attore e scrittore David Riondino ha lavorato con Paolo Rossi, Giuseppe Bertolucci, Sabina Guzzanti, Sandro Lombardi, Enrico Rava, Stefano Bollani, e attualmente è in scena con Dario Vergassola. In ambito cinematografico ha recitato per Marco Tullio Giordana e Gabriele Salvatores. Ha scritto versi satirici per Tango, Il Male, Cuore e Comix. Tra il suoi libri ricordiamo Rombi e Milonghe (Feltrinelli, 1993) e Il trombettiere (Magazzini Salani, 2012) illustrato da Milo Manara.
Concerto realizzato in collaborazione con il Teatro Massimo Bellini di Catania.
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16 (Giovedì) 21:15 - 17 (Venerdì) 21:15
PORPORA. CONCERTO con STEFANO BATTAGLIA e MARIANGELA GUALTIERIcura dell’allestimento e luci di Cesare Ronconitesti scritti e recitati da Mariangela Gualtierimusiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battaglia
con STEFANO BATTAGLIA e MARIANGELA GUALTIERI
cura dell’allestimento e luci di Cesare Ronconi
testi scritti e recitati da Mariangela Gualtieri
musiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battaglia
Una produzione Teatro Valdoca
La scrittura di una poetessa straordinaria, tenera e solenne | La Repubblica
Porpora: come intendevano greci e latini che parlavano di mare porpora, di onde, di neve o di
cigno porpora, ad indicare il punto in cui un colore è più vibrante, più scintillante. Porpora nasce
dall’urgenza di cantare i colori, accogliendoli come potenze, come forze acustiche: è qui, nella
partitura di Stefano Battaglia, che il mio verso ha trovato una nuova vita sonora, ed è qui che è
nato semplice e felice, l’incontro. La cattedrale di silenzio che la poesia porta in sé, apre questa
volta le sue porte ad una scrittura sonora che amo. Guidati dal nostro regista ci teniamo sospesi,
tesi, in agguato, in quelle acrobazie dell’udire che portano il mondo dentro, fino al fondo. Che
portano il dentro al mondo, fino all’orlo, dove spazio e tempo si accucciano e lasciano per un
istante intuire ciò a cui poesia, musica e silenzio, in fine, conducono | Mariangela Gualtieri
Stefano Battaglia (Milano, 1965), pianista e compositore, dal 1984 ad oggi ha tenuto più di 3000 concerti in tutto il mondo, collaborando con molti musicisti internazionali e pubblicando più di cento dischi, che gli sono valsi numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. Come concertista classico ha partecipato a numerose rassegne italiane ed europee, e in particolare nel 1986 é stato premiato al Festival “J.S. Bach” a Dusseldorf come miglior giovane interprete dell’anno, proponendo per lo più repertori barocchi (Bach, Scarlatti e Haendel) o moderni (Hindemith, Boulez, Ligeti). Nel circuito jazzistico é stato premiato come miglior talento del 1988 dalla rivista Musica Jazz. È docente ai seminari estivi Siena Jazz dal 1988 e al Corso di specializzazione e di Alta Qualificazione Professionale per esecutori di musica jazz e improvvisatori. A Siena coordina dal 1996 il Laboratorio Permanente di
Ricerca Musicale, spazio dedicato alla ricerca musicale, alla composizione, all’improvvisazione ed alla
sperimentazione. Da quell’anno crea un percorso di studio basato sull’improvvisazione tabula-rasa destinato alla riscoperta della prassi improvvisativa nei diversi linguaggi musicali e attraverso innumerevoli tecniche formali ed esecutive. Ha svolto un’intensa ricerca specifica attorno alla solo performance e al dialogo tra strumenti a percussione. Terminata nel 2000 la trasposizione musicale dei 56 Sonetti a Orfeo di Rainer Maria Rilke, nel 2002 intraprende un nuovo lavoro ispirato da testi poetici: musica le Canciones, Coplas e Glosas del poeta mistico Juan de la Cruz (1542 – 1591). Dal 2004 collabora con la casa discografica tedesca ECM, per cui escono il doppio album con due trio differenti dal titolo Raccolto, e nel 2007 Re: Pasolini. Sempre in piano solo costruisce un tributo ai due poeti mistici Jalal-ad-Din Rumi (1207) e Juan de La Cruz (1542), ispirato all’opera Canzoniere di Rumi e al Monte Carmelo di De la Cruz. Nel 2009 registra il terzo ed il quarto album per ECM, in duo con Michele Rabbia (Pastorale) e in Trio con Salvatore Maiore e Roberto Dani (The River Of Anyder). Nell’aprile 2012 registra Songways, il nuovo album in Trio per ECM, dialogo tra musica e letteratura. In ottobre è prevista, sempre per ECM l’uscita di In The Morning, che documenta il lavoro di Battaglia attorno alla figura di Alec Wilder.
Mariangela Gualtieri è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Fra i testi pubblicati: Antenata (ed. Crocetti, Milano 1992), Sue Dimore (Palazzo delle Esposizioni di Roma, Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (I Quaderni del Battello Ebbro, Porretta 1996), Parsifal (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Chioma (Teatro Valdoca, Cesena 2000), Fuoco Centrale (Giulio Einaudi ed. Torino 2003), Donna che non impara (Galleria Emilio Mazzoli, Modena 2003), Senza polvere senza peso (Giulio Einaudi ed., Torino 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, Mondaino 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, Roma 2007), Bestia di gioia (Giulio Einaudi ed., Torino 2010), Caino, (Giulio Einaudi ed., Torino 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie – CD+libro (Teatro Valdoca, Cesena 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016).
Cesare Ronconi, dopo la laurea in Architettura allo IUAV di Venezia, fonda nel 1983 a Cesena, insieme a Mariangela Gualtieri, poeta e drammaturga, la Compagnia Teatro Valdoca. La scrittura registica di Ronconi ha due elementi fondanti: l’attore, inteso come corpo glorioso e fonte prima di ispirazione e il verso poetico. Il ruolo centrale dell’attore porta in primo piano il magistero pedagogico di Ronconi, che per ogni spettacolo forma gli interpreti, portando così a maturità professionale molti giovani esordienti e fondendo poi il loro lavoro con quello di attori più esperti. Ogni sua opera è anche genesi di un inedito testo scritto da Mariangela Gualtieri, che prende vita nel fuoco delle prove e sotto la suggestione dei vari interpreti. Nell’ultimo decennio ha condotto vari Corsi Europei di Alta Formazione per l’Attore. Molti gli spettacoli da lui diretti, fra cui vanno ricordati: Lo Spazio della Quiete (1983 e 2009), Ruvido Umano (1986), Antenata (1992), Ossicine (1994), Fuoco Centrale (1995), Nei leoni e nei lupi (1997), Parsifal (1999) e la trilogia Paesaggio con fratello rotto (2004/2005), a ragione considerata il vertice di questo percorso. Del 2011 è lo spettacolo Caino, altro grande affresco di Teatro Valdoca. Negli ultimi anni Cesare Ronconi ha lavorato alla Trilogia della gioia, di cui hanno fatto parte O tu reale, scontrosa felicità (maggio 2012), Ora non hai più paura (febbraio 2013) e Arcaico Prossimo (maggio 2014); il 2013 ha visto inoltre il debutto di Le giovani parole, rito sonoro di Mariangela Gualtieri e il 2014 la nuova produzione di Teatro Valdoca, Voci di tenebra azzurra, preziosa pièce d’arte e poesia. Cesare Ronconi collabora inoltre con la Facoltà di Architettura Aldo Rossi di Cesena.
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mer22novembre21:15ATOS TRIO21:15 Piccolo Teatro della Città
(Mercoledì) 21:15
Uno dei migliori Trii con pianoforte oggi in attività | The Washington Post Tre voci un suono: perfetta unanimità nel fraseggio, nel carattere,
Uno dei migliori Trii con pianoforte oggi in attività | The Washington Post
Tre voci un suono: perfetta unanimità nel fraseggio, nel carattere, nella sensibilità e nell’interpretazione, questi i segni distintivi delle più raffinate formazioni cameristiche | Detroit Free Press
Annette von Hehn violino
Stefan Heinemeyer violoncello
Thomas Hoppe pianoforte
Programma
Sergej Rachmaninoff |Trio elegiaco n.1 in sol minore
Ludwig van Beethoven | Trio in mi bemolle maggiore op.70 n.2
Dmitri Shostakovich | Trio n.2 in mi minore op. 67
Il Trio Atos ha ottenuto il primo premio al concorso americano Kalinstein Laredo Robinson, la più prestigiosa competizione per trio con pianoforte d’America, e il riconoscimento da parte della BBC come “New Generation Artists”. Dai primi premi ai concorsi di Graz, Melbourne e Londra, ai concerti in ogni parte del mondo, la formazione sa condurre l’espressività e le dinamiche del pensiero musicale verso orizzonti di rara intensità emotiva. Lo stesso può dirsi per le loro incisioni discografiche, dalle quali traspare una completa dedizione alla musica e l’abilità di offrire nuovi livelli di lettura del repertorio.
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dicembre 2017
(Giovedì) 21:15
Sonar per gli elfi | Racconti di un sax in viaggio Claudio Lugo immagini e sax “Sonar per gli
Claudio Lugo immagini e sax
“Sonar per gli elfi” è un video con interventi live che illustra la collezione di improvvisazioni musicali in luoghi naturali reconditi iniziata da Claudio Lugo nel 2010.
A ogni locazione è associata una registrazione, immagini fotografiche, brevi video e audio- appunti raccolti tra le popolazioni autoctone in forma di narrazioni orali.
Il progetto ha sinora raggiunto Islanda, Groenlandia, Danimarca, Patagonia e Terra del Fuoco (Argentina), Atlante (Marocco), Mongolia, i deserti del Namib e del Kalahari (Namibia), la Lapponia finlandese, i Balcani montenegrini e greci, Costa Rica, Nicaragua, Cappadocia, le isole di Sulawesi, Flores e Bali (Indonesia), Nepal, Perù, Bolivia e Italia. Durante la proiezione del filmato (50′ c.ca) ad alcune delle improvvisazioni effettuate nei differenti ambienti naturali il musicista sovrappone dal vivo una seconda voce in dialogo. Queste parti potrebbero avere la funzione delle ‘arie’ di un’opera lirica, laddove i recitativi verrebbero espressi dallo scorrere delle immagini che documentano l’interplay intrattenuto dal musicista (e dal suo strumento) con le comunità territoriali nel corso della missione.
Alcuni video realizzati sul campo e inseriti nella narrazione videografica testimoniano momenti legati alla musica, in particolare vocale, delle popolazioni incontrate.
*Il termine ‘elfi’ è qui usato nell’accezione estensiva di ‘spiriti della natura’ i quali assumono, nel dettato delle credenze tradizionali dei popoli, nomi, forme e funzioni assai differenti (p.es. Xapiri in Amazzonia, Apu sulle Ande, Dyombie in Africa del Sud, Essotoq tra gli Inuit, Zaarin in Mongolia ecc.).
Compositore, sassofonista, direttore d’ensemble, performer, Claudio Lugo è attivo da venticinque anni nei generi musicali legati alla sperimentazione e alla ricerca. Ha creato opere per la sala da concerto, per il teatro musicale da camera e per la danza, progetti di performance e di installazioni sonore. Ha studiato composizione con Edoardo De Giovanni a Genova e ha frequentato, dall’80 all’87 il corso di Composizione e Analisi del Teatro Musicale tenuto da Sylvano Bussotti presso la Scuola di Musica di Fiesole. Dall’85 al’92 ha collaborato, in qualità di direttore artistico dello StudioMusica, con il Festival BussottiOperaBallett e con la ScuolaSpettacolo di Genazzano (Roma) creando spettacoli, tenendo un corso sperimentale di didattica musicale per la danza e dirigendo la Piccola Orchestra Meridiana specializzata nel repertorio del’900 cameristico italiano. Vincitore del 1986 del premio di composizione De Paoli e del 1° Concorso di Composizione per Orchestra Jazz di Barga, Lugo compone nel 1989 due opere per l’Orchestra Jazz dell’Unione Europea di Radiodiffusione (UER). Nel ’91 ha inaugurato la Biennale Musica di Venezia con operaSogno, un lavoro di teatro musicale liberamente tratto dal “Sogno di una notte di mezza estate” e dalla Tempesta di W.Shakespeare. Nel ’95 la solo-performance “Sandro Penna: letture al saxofono” vince il concorso Traiettorie Sonore di Como come miglior opera d’incontro tra musica e poesia. Dopo avere insegnato nei Conservatori di Perugia e Firenze, dal 1989 è titolare della cattedra di sassofono presso il Conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria dove tiene un corso obbligatorio per il Biennio di II livello sulle notazioni musicali atipiche delle avanguardie del secondo dopoguerra e dirigendo l’Orchestra Laboratorio del Conservatorio con la quale ha eseguito opere informali di Maderna, Cage, Stockhausen, Andriessen, oltre alla Passion selon Sade di Bussotti, realizzata in forma scenica per il festival Scatola Sonora ’98 ed invitata al festival del Koninklijk Conservatorium dell’Aia, e alla prima esecuzione assoluta, nell’aprile del 2000, delle 19 tavole grafiche di Deragliamento di Francesco Pennisi, con la presenza dell’Autore per un seminario dedicato alla sua opera grafico-musicale. Nel dicembre del’99 vince il 1° Premio al Concorso Franco Evangelisti istituito da Nuova Consonanza in Roma con l’opera Tamburi di latta , per due percussioni e orchestra. Nel’99 è stato nominato direttore artistico dell’Orchestra Nazionale di Jazz dell’AMJ, nonché insegnante di Tecniche di Improvvisazione per i Corsi di Musicoterapia dell’APIM. Dal 2001 è professore presso il DAMS di Imperia (Università di Genova) e dal 2004 insegna presso i Summer Courses italiani della New Yourk University. È fondatore di Impressive Ensemble, gruppo che si occupa dei rapporti tra musica, parola e immagine avvalendosi di collaborazioni di artisti visuali come Roberto Masotti e Roberto Merani, e di attori e vocalisti come Cristina Zavalloni, Andrea Ceccon, Franco Di Francescantonio ed Enzo Salomone. Collabora, inoltre, come direttore e saxofonista con l’Ensemble Dissonanzen.
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(Domenica) 21:15
Splendide le interpretazioni dei cinque pezzi di Ma Mère l’Oye | Amadeus Programma (pianoforte e pianoforte a quattro mani) Franz Schubert (Roberto
Splendide le interpretazioni dei cinque pezzi di Ma Mère l’Oye | Amadeus
Programma (pianoforte e pianoforte a quattro mani)
Franz Schubert (Roberto Prosseda) | Improvvisi op. 90
Johannes Brahms (Duo Ammara-Prosseda) | Danza Ungherese n.1, Danza Ungherese n.5
…
Maurice Ravel (Alessandra Ammara) | Ondine
Claude Debussy (Alessandra Ammara) | Preludio n.10, libro primo, “La cathédrale engloutie”
Claude Debussy (Alessandra Ammara) | Preludio n.7, libro primo, “Ce qu’a vu le vent d’ouest”
Maurice Ravel (Duo Ammara-Prosseda) | Ma Mère l’Oye
Il Duo Ammara-Prosseda si distingue per l’originaria spiccata attitudine solistica dei due pianisti: entrambi, infatti, si sono affermati in alcuni dei più importanti concorsi internazionali (la Ammara al van Cliburn, Honens, Viotti e Casagrande, Prosseda al Micheli, Dortmund, Salisburgo e Casagrande). Attualmente svolgono un’ intensa carriera concertistica internazionale come solisti. Alessandra Ammara ha recentemente debuttato con i Wiener Symphoniker presso il Musikverein di Vienna e la Fespielhaus di Salisburgo con Fabio Luisi. Roberto Prosseda è regolarmente invitato da orchestre di grande prestigio come il Gewandhaus di Lipsia (con Riccardo Chailly), la London Philharmonic, la New Japan Philharmonic, l’Orchestra di S. Cecilia. Sposati dal 2006, Alessandra Ammara e Roberto Prosseda suonano insieme dal 1999 e hanno tenuto concerti in duo in Italia, Germania, Svizzera, Austria, Francia, USA, Canada, Brasile e Cina, esibendosi in duo pianistico con orchestre come i Berliner Symphoniker e la Calgary Philharmonic. Entrambi i solisti vantano una prestigiosa ed esclusiva discografia e il loro primo CD insieme, dedicato all’integrale di Mendelssohn per duo pianistico, uscirà nell’autunno 2015 per Decca.
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(Mercoledì) 21:15
GALANÌAS | Canti delle donne sarde Elisa Marongiu boghe de puntaManuela Ragusa boghe de puntaValeria Parisi boghe de sutaRoberta Locci boghe de mesu
Elisa Marongiu boghe de punta
Manuela Ragusa boghe de punta
Valeria Parisi boghe de suta
Roberta Locci boghe de mesu
Con “Galanìas” (bellezze, preziosità) le “donne sarde” di Actores Alidos affrontano con spirito innovativo un nuovo progetto musicale ispirato alle bellezze armoniche ed interpretative dei canti femminili della Sardegna.
In equilibrio fra innovazione e tradizione, suggestioni antiche e contemporanee, GaIanìas propone canti tradizionali femminili rivisitati in chiave polifonica che si alternano a canti inediti e canti appartenenti al repertorio maschile. Il concerto offre quindi grande varietà di musicalità passando agevolmente dai canti a ballo a quelli di lavoro, dalle ninne nanne ai canti sacri, dalle filastrocche ai canti d’amore, dai canti di festa a quelli di tradizione maschile per rendere uno spaccato antico e nello stesso tempo moderno delle sonorità della nostra terra.
Il lavoro di composizione polifonica a cappella talvolta è arricchito dalle ancestrali sonorità che sgorgano dagli strumenti tipici della cultura isolana come le launeddas, su sulitu, sa trunfa e l’organetto diatonico del virtuoso polistrumentista Orlando Mascia che accompagnano e si alternano alle voci femminili.
Ricchezza timbrica ed espressiva delle voci, sonorità dei vari strumenti etnici e di lavoro, delicate atmosfere teatrali, danza tradizionale e videoproiezioni di antichi filmati, armonizzano in un concerto dalla forte componente spettacolare e concorrono a divulgare i valori della cultura identitaria del canto femminile della Sardegna.
La compagnia teatrale di ricerca “Actores Alidos” nata nel 1980, ben presto indirizza il suo interesse artistico verso l’antropologia culturale della propria terra; in particolare sviluppa uno studio sul vasto repertorio di canti della tradizione musicale delle donne sarde. Pur restando fedeli ai moduli musicali ed espressivi tipici del canto sardo, con spirito innovativo le donne di “Actores alidos”, grazie agli arrangiamenti della solista Valeria Pilia, interpretano in polifonia i canti femminili che per tradizione erano monodici. L’originale lavoro di reinterpretazione della tradizione cattura da subito l’attenzione della critica internazionale consentendo al gruppo di partecipare ai più prestigiosi Festival Internazionali, Rassegne e Concorsi di tutta Europa.
diretto da Matilde Politi e Simona Di Gregorio che presenterà un repertorio di canti tradizionali siciliani.
Matilde Politi, nata a Palermo, laureata in Antropologia culturale alla Sapienza di Roma nel 1999, lavora tra musica e teatro dal 1992. La sua formazione teatrale avviene presso la Fondazione Pontedera Teatro (1995-‘96). Collabora, negli anni, a numerose produzioni teatrali, come attrice, cantante e musicista, nonché come creatrice delle parti musicali degli spettacoli e come trainer vocale degli attori. Porta avanti un percorso di autoformazione musicale da autodidatta e attraverso seminari e workshop sul canto (Giovanna Marini, La Reverdie, Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards), affiancati da un costante lavoro di ricerca e di sperimentazione e da una intensa attività di concerti da strada, con repertorio folk americano, spagnolo e siciliano. Dal 2000 sceglie di dedicarsi esclusivamente al lavoro di ricerca sul repertorio di tradizione orale siciliano, ricerca che si allarga costantemente alle musiche tradizionali dell’area mediterranea. Ha dato vita, contribuito o partecipato a diversi gruppi, realizzando collaborazioni artistiche con artisti locali e stranieri di area non solo etnico-popolare, ma anche jazz e contemporanea, cantautorale, e classica. Ha al suo attivo gli album: Sugnari, Trio Ma’arìa (entrambi Folkclub Ethnosuoni 2007), A Tirannia (Teatro del Sole 2007), Si eseguono riparazioni dell’anima (ArcimiccicA 2008), Folksongs from Sicily (Arc Music, 2009), D’amuri, gilusia, spartenza e sdegnu (Teatro del Sole 2012). Nel 2010 vince la XI edizione del Premio Teresa Viarengo, e nel 2012 si esibisce nella selezione ufficiale di Babel Med Music – 8° World music forum Marseille.
Simona Di Gregorio, cantante e polistrumentista. È compositrice delle musiche per il film Acqua fuori dal ring di Joel Stangle. Canta ed elabora gli arrangiamenti in Dedicato a Rosa Balistreri, inciso dal gruppo I Beddi. Recente la pubblicazione di Erdring, il primo cd del trio Luftig. Ha collaborato e ha inciso per: Matilde Politi e Compagnia Bella, Biagio Guerrera, Rita Botto, Terrae, Luigi Di Pino, Miriam Palma, ‘Na Maravigghia, I Beddi, Secoli Bui. Ha suonato in numerosi concerti in Italia, Europa e Africa. Conduce laboratori di canto tradizionale siciliano.
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gennaio 2018
(Domenica) 21:15
Cecilia Ziano violinoClara Franziska Schötensack violinoFrancesca Piccioni violaGiorgio Casati violoncello Programma Robert Schumann | Quartetto in la minore Op. 41
Cecilia Ziano violino
Clara Franziska Schötensack violino
Francesca Piccioni viola
Giorgio Casati violoncello
Programma
Robert Schumann | Quartetto in la minore Op. 41 n.1
Wolfgang Amadeus Mozart | Quartetto in sol maggiore
Il Quartetto Lyskamm è stato fondato nel 2008 al Conservatorio di Milano ed è composto da quattro musicisti italiani.
Dal 2009 al 2011, è stato allievo del Quartetto Artemis all’Università delle Arti di Berlino e ha in seguito incontrato importanti docenti tra i quali Hatto Beyerle, Johannes Meissl, Ferenc Rados, Claus Christian Schuster, Eberhardt Feltz e il Cuarteto Casals. Il Quartetto Lyskamm prosegue il proprio perfezionamento sotto la guida di Heime Müller presso l’università di Lubecca.
Nel 2016 il Borletti Buitoni Trust ha assegnato al Quartetto Lyskamm il premio speciale per la musica da camera intitolato alla memoria di Claudio Abbado.
Nei due precedenti anni, il quartetto ha ricevuto il premio Vittorio Rimbotti dell’Accademia Europea del Quartetto, il secondo premio e il premio speciale Pro Quartet al concorso internazionale Franz Schubert und die Musik der Moderne di Graz, il premio della Jeunesse Musicale Deutschland, la borsa di studio della Ad Infinitum Foundation ed il primo premio al concorso della Possehl Stiftung di Lubecca.
Il Quartetto Lyskamm è stato ospite di numerose società concertistiche tra le quali la Società del Quartetto di Milano, Orta Festival, il Festival Mito, l’Unione Musicale e Lingotto Musica a Torino, il Teatro Verdi di Trieste, il festival I Suoni delle Dolomiti, il festival internazionale Quatuor à Bordeaux (Francia), l’Aldeburgh Music Festival (Gran Bretagna), il Brahms Festival di Lubecca e il Rheingau Musik Festival (Germania). Ha collaborato in quintetto con Mario Brunello, Alessandro Taverna e Simone Rubino.
Dal 2014 il Quartetto Lyskamm è impegnato nei progetti di ciurcuitazione promossi, in Italia e in Europa, dal Cidim (Comitato Nazionale Italiano Musica). Sono stati selezionati per far parte de ” Le dimore del Quartetto “, un progetto volto a rilanciare il ruolo primario del mecenatismo, rispondendo alle necessità di giovani Quartetti d’archi e valorizzando il patrimonio artistico.
Si conclude quest’anno la residenza biennale (2016-2017) presso gli Amici della Musica di Padova, e si apre quella triennale (2017-2019) presso gli Amici della Musica di Firenze, che vedrà il quartetto collaborare con tre giovani compositori.
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mer24gennaio21:15COLAPESCEFuori Abbonamento21:15 Cine Teatro Odeon
(Mercoledì) 21:15
Colapesce | Lorenzo Urciullo voce, chitarra Mario Conte tastiere, sintetizzatori Adele Nigro chitarra, cori Andrea Gobbi basso, cori
Colapesce | Lorenzo Urciullo voce, chitarra
Mario Conte tastiere, sintetizzatori
Adele Nigro chitarra, cori
Andrea Gobbi basso, cori
Giannicola Maccarinelli batteria
Gaetano Santoro sax
Anticipato da due brani – Ti attraverso, pubblicata lo scorso sei settembre in occasione del 34esimo compleanno di Colapesce (al secolo Lorenzo Urciullo) e Totale, uscita il 22 settembre e accompagnata da un video epico per la regia di Ground’s Oranges – il nuovo album di Colapesce verrà presentato al Teatro Odeon di Catania.
Prodotto dallo stesso Colapesce insieme a Jacopo Incani – meglio noto come IOSONOUNCANE – e Mario Conte (che con Lorenzo aveva già collaborato per Egomostro), Infedele rappresenta una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti della musica. Una musica libera, fuori dai vincoli di genere e dalle regole, un vero e proprio viaggio nella forma canzone attraverso stimoli e suggestioni anche opposti tra di loro. Infedele è infatti un atto di indipendenza intellettuale – e non solo discografica – e appartenenza rivendicata proprio attraverso la non appartenenza a nessuna chiesa. Un disco che vuole essere accessibile e complesso al tempo stesso, pop e sperimentale, moderno e antico, mediterraneo e cittadino, romantico e provocatore. Un frullatore in cui la canzone d’autore italiana si mischia con il fado portoghese, l’elettronica da club, il tropicalismo brasiliano, il free jazz, le colonne sonore di Umiliani e le ballate.Infedele è vitale, pulsante, un lavoro maturo, ricco di sorprese e “prime volte”: Colapesce non aveva mai scritto al pianoforte o al computer, e non lo aveva mai fatto insieme ad altri (Dimartino e Luca Serpenti che firmano con lui proprio Totale) non aveva mai suonato il basso e le percussioni in un suo disco, non aveva mai lavorato sui cori. Tutti elementi nuovi che rendono Infedele molto personale, anche se si tratta quasi di un lavoro collettivo (…)
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Quartetto per la fine dei tempi Suoni e immagini per il Giorno della Memoria attraverso un capolavoro del Novecento Angelo Litrico clarinetto
Angelo Litrico clarinetto
Giulia Gangi pianoforte
Niccolò Musmeci violino
Salvatore Mammoliti violoncello
Alessandra Lombardo letture
Fabrizio Rosso video
Programma
Olivier Messiaen | Quatuor pour la fin du temps
Una produzione dell’ASSOCIAZIONE MUSICALE ETNEA
L’Unisono Ensemble è un gruppo dedito principalmente alla musica del Novecento e alla riscoperta di capolavori di rara esecuzione. Si è formato nel 2010 grazie alle iniziative della stagione Classica Internazionale e del centro didattico Mondomusicale.
I suoi membri sono Angelo Litrico, clarinettista con una nutrita esperienza cameristica, per la quale è stato premiato più volte, è uno dei massimi esperti di clarinetti storici. Giulia Gangi, musicista e didatta, diplomata col massimo dei voti e la lode alla Musikhochschule di Zurigo e vincitrice di numerosi concorsi internazionali.
Niccolò Musmeci ha suonato con maestri di fama internazionale quali Donato Renzetti, Pascal Rophè, Alexander Lonquich e Riccardo Muti ed è fondatore del quartetto Cesar Franck.
Salvatore Mammoliti ha studiato violoncello a Catania, seguendo poi corsi di perfezionamento con il Quartetto di Cremona. È anch’egli membro del quartetto Cesar Franck con cui si è recentemente esibito per la Società de quartetto di Milano.
Fabrizio Rosso ha studiato pianoforte nei conservatori di Torino, Zurigo e Lugano e direzione cinematografica alla USC School of Cinematic Arts, Los Angeles (US). Ha collaborato con Karlheinz Stockhausen alla prima esecuzione e all’incisione di Sonntags-Abschied, ultimo brano del ciclo di opere LICHT. Nel 2006 ha ideato, in collaborazione con la cantante Luisa Castellani e il percussionista Luca Congedo, lo spettacolo The Wonderful Spring andato in scena nell’ottobre dello stesso anno al Piccolo Teatro di Milano. Ha diretto e collaborato alla realizzazione di diversi progetti presentati in vari teatri e sale europee, tra cui: Berliner Festspiele, Hangar Bicocca (Milano), Teatro Manzoni (Bologna), Teatro Stabile di Torino, Tonhalle Zürich, Biennale di Venezia, LAC Lugano. Nel 2014 ha diretto lo spettacolo teatrale La Extravagancia #0 di Rafael Spregelburd, con protagonista Anahì Traversi, che è stato selezionato per il Schweizer Theatertreffen 2015. Ha scritto e diretto alcuni cortometraggi, tra cui: Suite à deux, Exercises de style, In tempo, La machine du plaisir, Lento altrimenti subito sarà, Nuovo incessantemente senza fine (Winner “Best Religious and Spiritual Award” Great Lakes International Film Festival 2015, Erie Pennsylvania, US).
Alessandra Lombardo si occupa di canto e recitazione sin da giovanissima, con la medesima passione in entrambi i campi. Ha ottenuto la Laurea di II Livello in Discipline Musicali e Canto. Dopo il Diploma di Arte Drammatica conseguito alla Scuola del Teatro Stabile, approfondisce le sue conoscenze sulle tecniche di Yoga che applica anche in campo musicale.
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febbraio 2018
(Giovedì) 21:15
TRINACRIA SULLA LUNA Pitrè senza gravità Un “cuntu” in musica | La Repubblica Testo e regia di Gaspare
Un “cuntu” in musica | La Repubblica
Testo e regia di Gaspare Balsamo
Progetto e spunto di Luca Recupero
Con Gaspare Balsamo, Biagio Guerrera, Puccio Castrogiovanni, Giancarlo Parisi, Luca Recupero.
Musiche di e eseguite dal vivo da:
Puccio Castrogiovanni plettri, marranzano e voce
Biagio Guerrera voce
Giancarlo Parisi zampogna a paro cromatica, friscalettu, chitarra e Zi flute
Luca Recupero marranzano, percussioni e voce
e da JACARÀNDA la Piccola Orchestra Giovanile dell’Etna
Alessandra Pirrone voce e chitarra
Simone Ardita voce e chitarra
Benedetta Carasi voce e percussioni
Cecilia Costanzo violoncello
Alessandro Pizzimento plettri, zampogna, friscalettu e voce
Gabriele Ricca fisarmonica
Luca Conte chitarra, percussioni, voce
Riccardo Conte zampogna, fisarmonica, percussioni, voce
Giuliano Ursino basso
Sara Castrogiovanni percussioni
Scene Daniela Orlando
Lingua siciliana, italiana.
Trinacria sulla luna (Pitrè senza gravità) è uno spettacolo teatrale ispirato all’omonima opera e vita di Giuseppe Pitrè. Alcuni elementi biografici della vita del Pitrè e vari frammenti sparsi dei cunti raccolti dal Pitrè sono il materiale che compongono il testo e la drammaturgia dello spettacolo. Come evidenziano il titolo e il sottotitolo, è un Pitrè trattato senza alcuna gravità. Citando la definizione di gravità nella fisica classica, essa è intesa come una forza di attrazione conservativa agente tra corpi, la cui manifestazione più evidente nell’esperienza quotidiana è la forza peso. Ecco, giocando un po’ con questa definizione, lo scopo è quello di intendere e giocare con la figura e alcune parti dell’opera del Pitrè in maniera per niente conservativa, senza alcuna forza e nessun peso che gravi e abbia la pretesa di far memoria, celebrazione e consolazione su un materiale così vicino e così lontano allo stesso tempo. Dunque, Trinacria sulla Luna, quasi una parodia per procurare un intenso sentimento di libertà che conduce, con distacco e leggerezza, il gioco delle citazioni, dei riferimenti e delle allusioni.
Le forme espressive artistiche messo in campo, considerati gli argomenti trattati e la formazione e le esperienze di tutti i componenti della compagnia, rimandano ad alcuni linguaggi ed elementi che sono propri della matrice culturale teatrale e musicale siciliana. Dunque il cunto, dunque la lingua siciliana, dunque la letteratura orale, la musica popolare e gli strumenti che ad essi appartengono.
Leggeri come Pi(e)treè sulla luna senza gravità, la Trinacria, come da tradizione nello spettacolo dell’opera dei pupi, torna sulla luna per cercare di recuperare il senno, sperando che San Giovanni, come un tempo con Astolfo, ci venga incontro e ci aiuti.
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marzo 2018
(Sabato) 21:15
DMITRY SINKOVSKY violino e direzione ARIANNA ART ENSEMBLE Francesco Colletti, Raffaele Nicoletti, Valeria Caponnetto, Victoria Melik violiniGiorgio Chinnici violaAndrea Rigano violoncelloAlessandro
DMITRY SINKOVSKY violino e direzione
ARIANNA ART ENSEMBLE
Francesco Colletti, Raffaele Nicoletti, Valeria Caponnetto, Victoria Melik violini
Giorgio Chinnici viola
Andrea Rigano violoncello
Alessandro Nasello fagotto
Luca Ghidini contrabbasso
Cinzia Guarino clavicembalo
Paolo Rigano arciliuto
Definito il Jimi Hendrix del violino, e dal quotidiano francese Le Monde “virtuoso, raffinato, espressivo ed estroso”, lo straordinario musicista Dmitry Sinkovsky, protagonista della scena mondiale di musica barocca, inaugura un inedito, creativo ed affascinante stile interpretativo di questo repertorio, con il quale riesce ad incantare un pubblico etereogeneo.
L’Arianna Art Ensemble è un gruppo ad organico variabile fondato nel 2007 dal liutista Paolo Rigano e dalla clavicembalista Cinzia Guarino, che mira a promuovere
la diffusione del patrimonio vocale e strumentale di musica rinascimentale e barocca, attraverso le proprie esecuzioni valorizzate da prestigiosi strumenti d’epoca, ma anche grazie all’organizzazione del Festival Internazionale di Musica Antica di Gratteri, giunto ormai alla sua X edizione, ed alla rassegna concertistica del Centro Culturale Biotos di Palermo, giunta alla sesta edizione . L’Ensemble siciliano ha all’attivo numerose registrazioni, tra le quali l’incisione dell’integrale delle Sonate e Sinfonie per violoncello di Giovan Battista Costanzi interpretate insieme a Giovanni Sollima, per la casa discografica Glossa.
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aprile 2018
(Mercoledì) 21:15
ACROSS Spettacolare matrimonio tra Oriente e Occidente (Songlines) TRILOK GURTU tabla, batteria, percussioni, flauto, voce ARKÈ STRING QUARTETCarlo
TRILOK GURTU tabla, batteria, percussioni, flauto, voce
ARKÈ STRING QUARTET
Carlo Cantini violino, recorder
Valentino Corvino violino, voce
Sandro Di Paolo viola
Stefano Senni contrabasso, basso elettrico
special guest ENRICO RAVA tromba
Dopo il grande successo di Arkeology, nominato “Top of the World” dalla rivista inglese Songlines Magazine (il CD Arkeology è oggi nella track list della BBC e della British Airways), Trilok gurtu & Arkè string quartet tornano con un nuovo progetto: un punto d’incontro tra due culture, distanti tra loro geograficamente ma entrambe molto antiche, due tradizioni musicali che pur proveniendo da molto lontano sapranno unirsi in un linguaggio nuovo. La straordinaria varietà e vivacità ritmica di Trilok Gurtu, che unisce alle percussioni classiche indiane il suo noto “drumset” dalle sonorità occidentali, si fonde con il suono del quartetto d’archi classico completamente rivisitato dagli Arkè String Quartet. Questo nuovo progetto dal titolo ACROSS verrà arricchito dalla presenza del trombettista jazz Enrico Rava.
Intensità ritmica, improvvisazione e virtuosismo saranno gli ingredienti di un programma che farà emergere la forza del canto e del ritmo, cardini espressivi della tradizione musicale indiana e mediterranea.
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