february 2017
(Sunday) 21:15
L’ESTRO DI CORELLI E VIVALDI Enrico Onofri violino e direzioneLorenzo Profita clavicembaloVictoria Melik violino secondo soloPetra Eckhardt, Mayah Kadish, Sara Bagnati, Karolina Habalo, Marco Reoletti, Emilia
Enrico Onofri violino e direzione
Lorenzo Profita clavicembalo
Victoria Melik violino secondo solo
Petra Eckhardt, Mayah Kadish, Sara Bagnati, Karolina Habalo, Marco Reoletti, Emilia Michurina, Neyza Copa, Emmanuel Bravo violini
Zeno Scattolin, Andrea Lizarraga viole
Adriano Fazio violoncello
Alessandro Nasello fagotto
Luca Ghidini contrabbasso
Programma
Arcangelo Corelli | Concerto grosso n. 1 op. 6 in re maggiore / Concerto grosso n. 3 op. 6 in do minore / Concerto grosso n. 4 op. 6 in re maggiore
Giovanni Mossi | Concerto grosso n. 7 op. 2 in re maggiore
Francesco Geminiani | Concerto grosso n. 5 in sol minore
Antonio Vivaldi | Concerto grosso op. 3 n. 11 in re minore
La carriera di Enrico Onofri inizia quando Jordi Savall lo invita a suonare come primo violino, ruolo che ha anche ricoperto per il Giardino Armonico. Ha inciso per Decca, Harmonia Mundi, Sony e Virgin ottenendo il Grammophone Award, il Diapason d’Or e lo Choc de la Musique. È stato invitato a tenere master class alla Juliard School e in molte altre istituzioni internazionali.
L’Ensemble Alessandro Scarlatti è formata dai migliori talenti del Conservatorio di Palermo, in particolare quelli dei corsi di musica barocca che annoverano tra i docenti gli lo stesso Onofri.
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march 2017
(Sunday) 21:15
L’INCARNAZIONE DEL VERBO La parola cantata nel Cristianesimo e nell’Islam Canto romano, Canto bizantino, Canto mozarabico, Samaa marocchino Marcel Pérès, Jean-Etienne Langianni,
La parola cantata nel Cristianesimo e nell’Islam
Canto romano, Canto bizantino, Canto mozarabico, Samaa marocchino
Marcel Pérès, Jean-Etienne Langianni, Ahmed Saher, Frédéric Tavernier-Vellas, Antonie Sicot, cantori
Il concerto rievoca la misteriosa bellezza di musiche remote esplorando il patrimonio spirituale comune tra le religioni.
La Messa di Machaut incisa dall’Ensemble Organum è uno dei 100 dischi essenziali che hanno segnato la musica del XX secolo. (New York Times)
La lettura cantata dei testi sacri è una caratteristica comune nella pratica di tutte le religioni. I repertori musicali che a fine secolo hanno costruito il repertorio spirituale dell’umanità sono sia un’amplificazione delle differenti tecniche di lettura sia un modo di sottolineare lo spazio tra due letture. Questo programma mette in relazione 4 repertori, il canto antico romano, e il canto mozarabico, il canto antico bizantino, e il Samaa marocchino.
Il Samaa (parola che in arabo significa ascolto religioso) è un repertorio ancora in uso presso la più parte dei paesi musulmani ma è in Marocco che la tradizione è meglio conservata. Il repertorio si è progressivamente costituito nel corso del XIV e XV secolo all’interno delle confraternite che si univano per cantare insieme dei testi poetici, esaltando i loro sentimenti di pietà e nutrendo le loro riflessioni religiose.
Al Andalous sembra essere stato il luogo in cui questo enorme repertorio ha preso la maggior parte dei suoi testi e soprattutto la sua musica.
Il canto mozarabico è l’antico canto dei cristiani di Spagna, durante l’amministrazione musulmana. La liturgia mozarabica si è stabilizzata nel corso dei secoli VI e VII, ma le sue origini sono molto più antiche. Era l’espressione di una cultura religiosa sviluppata in Nord Africa a partire dal secondo secolo e la cui sfera di influenza si estendeva alla Gallia meridionale con il vescovo di Arles a rappresentare la sua autorità teologica. Da un punto di vista musicale, il canto mozarabico del XV secolo, è molto vicino al Samaa marocchino.
Il canto bizantino, è ancora vivo nel repertorio della Chiesa ortodossa, e quindi come tale è sempre stata una fonte di creazione nel corso dei secoli. Ma alcuni dei suoi canti più antichi, risalenti ai primi tempi del cristianesimo, sono ancora in uso.
Il canto romano antico, che risale alla tarda antichità, si cantava nelle grandi basiliche romane fino al XIII secolo. Il più antico manoscritto di canto romano è conservato a Cologny ed è parte della collezione della Fondation Martin Bodmer.
L’anno 1999, è stato consacrato in Francia a “Il Tempo del Marocco” e provvidenzialmente ci ha offerto l’opportunità di realizzare un vecchio sogno: far rivivere il canto mozarabico del XV secolo con il prezioso aiuto di cantanti marocchini istruiti nella tradizione del Samaa.
Al nostro primo incontro nel 1998 a Casablanca, ho cominciato a cantare brani tratti dal repertorio mozarabico e immediatamente loro hanno cominciato a rispondere cantando pezzi del loro repertorio. Spontaneamente si era stabilito un dialogo musicale. Al di là della lingua, della religione e dell tempo, stavamo parlando della stessa cosa, con gli stessi accenti, le stesse intonazioni, e ci capivamo.
Questa esperienza l’avevamo già vissuta nel 1985 con Lycourgos Angelopoulos, direttore del Coro Bizantino della Grecia, quando abbiamo cominciato a studiare le origini comuni del canto bizantino e del canto romano antico. Il repertorio e il concerto che presentiamo stasera riflette queste diverse esperienze.
L’Ensemble Organum è un gruppo con sede nell’Abbazia di Moissac in Francia, dove è stato creato un centro di studio sulla musica antica. È composto da interpreti di diverse nazionalità. È specializzato nell’esecuzione di musiche di epoche remote, come il canto romano antico, il canto ambrosiano e beneventano. Una delle sue peculiari caratteristiche è la ricostruzione della prassi di esecuzione canora del periodo, con speciale attenzione agli ornamenti e agli intervalli usati all’epoca. Il gruppo può vantare oltre 40 incisioni discografiche e oltre 1300 concerti realizzati in tutto il mondo.
L’ensemble Organum e il CIRMA sono sostenuti dal Ministero Francese della Cultura (Direction Régionale des Affaires Culturelles Languedoc—Roussillon—Midi-Pyrénées), dalla Région Languedoc—Roussillon—Midi-Pyrénées, dal Conseil départemental de Tarn et Garonne e dal Comune di Moissac.
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wed15mar21:15ANDREJ GAVRILOVReinventare Chopin e Prokofiev21:15 Piccolo Teatro della Città
(Wednesday) 21:15
REINVENTARE CHOPIN E PROKOFIEV ProgrammaFryderyk Chopin |Notturno in si bemolle minore op. 9 n.1Notturno in Re bemolle maggiore op. 27 n.2Notturno
Programma
Fryderyk Chopin |
Notturno in si bemolle minore op. 9 n.1
Notturno in Re bemolle maggiore op. 27 n.2
Notturno in Do diesis minore op. KK IVa/16
Notturno in Fa maggiore op. 15 n.1
Notturno in Fa diesis maggiore op. 15 n.2
Notturno in Si maggiore op. 32 n.1
Notturno in Fa minore op. 55 n.1
Notturno in La bemolle maggiore op. 32 n.2
Notturno in Do minore op. 48 n.1
Sergej Prokof’ev | Dieci Pezzi da Romeo e Giulietta op. 75
1. Danza popolare
2. Scena: Le strade si risvegliano
3. Minuetto: Arrivo degli ospiti
4. La giovane Giulietta
5. Maschere
6. Montecchi e Capuleti
7. Frate Lorenzo
8. Mercuzio
9. Danza delle fanciulle con i gigli
10. La separazione di Romeo e Giulietta
Andrei Gavrilov è un interprete creativo. La sua musicalità eversiva e inimitabile scaturisce dall’eredità tecnica di Svjatoslav Richter e dallo sviluppo del pensiero interpretativo di Glenn Gould. A soli diciotto anni vince il concorso internazionale Čajkovskij. Nonostante gli arresti e i ricoveri in cliniche psichiatriche volute dal governo russo per le sue dichiarazioni contrarie al regime, dagli anni Ottanta riprende una carriera internazionale con interpretazioni personalissime e leggendarie incisioni discografiche per EMI, DECCA e Deutsche Grammophon.
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wed29mar21:15ENSEMBLE CONSTANTINOPLEDal Mali alla Persia21:15 Cine Teatro Odeon
(Wednesday) 21:15
DAL MALI ALLA PERSIA Giardini itineranti: musiche dall’impero del Mali e alle corti persiane Ablaye Cissoko kora e voceKiya Tabassian setar e
Ablaye Cissoko kora e voce
Kiya Tabassian setar e voce
Pierre-Yves Martel viola da gamba
Keyvan Chemirani percussioni
Constantinople è un ensemble che ha scelto il viaggio come sua pietra angolare. Viaggi geografici, ma anche storici e culturali. Il gruppo è stato fondato nel 1998 a Montreal ed è ispirato all’antica città che ha illuminato l’Oriente e l’Occidente. È stato concepito come un forum d’incontri e di creatività incrociata ed è regolarmente invitato a festival internazionali. Si è esibito su alcuni dei palchi più prestigiosi del mondo. Ha al suo attivo tredici album per le etichette Atma, Analekta e Harmonia Mundi. Il gruppo è sostenuto dal Conseil des Arts et des Lettres del Quebec, dal Canada Council for the Arts e dal Conseil des Arts de Montréal.
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april 2017
(Wednesday) 21:15
RACCONTARE IL TANGO Laura Catrani voceFrancesco Gesualdi fisarmonicaLuca Scarlini narratore Programma Kurt Weill | Youkali Habanera – Tango
Laura Catrani voce
Francesco Gesualdi fisarmonica
Luca Scarlini narratore
Programma
Kurt Weill | Youkali Habanera – Tango
Carlos Guastavino | Los surcos de l’amor
Estrella e Enrique Morente | Volver
Paul Abraham | Tangolita di Santa Fè da Ballo al Savoy
Lajos Szilagyi | Tango innamorato
Carlo Lombardo | Il tango delle mannequins
Matteo Franceschini | Racconto Tango-Berseuse
José Lacalle e Luis Roldan | Amapola
Anonimo | Tango fun Oswiechim
Alberto Ginastera | La cancion de l’arbol de l’olvido
Gerardo Matos Rodrigues | La cumparsita
I brani saranno accompagnati da frammenti di film d’autore.
Laura Catrani è un talento eclettico che spazia dalla lirica alla musica contemporanea, non tralasciando il repertorio di tradizione popolare. È stata più volte protagonista di prime mondiali di rinomati compositori.
Pure Francesco Gesualdi ha interpretato molte prime assolute di composizioni a lui dedicate, ed è considerato uno tra i più originali interpreti del repertorio contemporaneo per fisarmonica.
Luca Scarlini, scrittore, docente e drammaturgo, insegna alla Scuola Holden di Alessandro Baricco e Storia della Moda all’Istituto Europeo di Design. Tra suoi libri più recenti segnaliamo Lustrini per il regno dei cieli (Bollati Boringhieri) e La sindrome di Michael Jackson (Bompiani).
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