gennaio
ven20gennaio21:0022:30CHORÓS21:00 - 22:30 CUT | Centro Universitario Teatrale
(Venerdì) 21:00 - 22:30
Barbara Crescimanno,Lidia Fortunato,Sabrina Arena,Giulia Ferrara,Silvia Salomone,Veronica Racito,Annalisa La Barbera,Antonella Sgobbo,Roberta Megna voci Alle origini della tradizione teatrale occidentale
Barbara Crescimanno,
Lidia Fortunato,
Sabrina Arena,
Giulia Ferrara,
Silvia Salomone,
Veronica Racito,
Annalisa La Barbera,
Antonella Sgobbo,
Roberta Megna voci
Alle origini della tradizione teatrale occidentale c’é il coro greco, un ‘personaggio collettivo’ che in onore di Dioniso, dio dell’ebbrezza, si muove, danza, canta all’unisono.
Il coro della tragedia è nato però sull’archetipo dei cori rituali di Ninfe, Muse e Baccanti, da cui derivano anche i cori iniziatici di adolescenti e giovani donne e uomini del mondo greco arcaico.
Ancora più a ritroso nel tempo, nel Mediterraneo (e a maggior ragione anche nel suo centro, la Sicilia) le più antiche attestazioni archeologiche riguardanti la danza e la musica erano legate al mondo rituale delle lamentatrici funebri – sacerdotesse di divinità femminili della morte e della vita – e al tamburo a cornice: strumento rituale prettamente femminile.
‘Tri donni vidi ripitari’ ne racconta la storia in molti modi: è una novella tradizionale, una testimonianza collettiva senza padrone, un mito archetipico senza tempo, una relazione critico-programmatica, una fiaba della buonanotte che mette paura, una narrazione personale che vuole cercare un ordine (e non lo trova), un groviglio di generi, colori, sguardi, suoni e provenienze dal mondo femminile.
Un racconto tra morte e vita, voci, tamburi e danza.
C’era una volta (e una volta non c’era). Dove? In Sicilia. Quando? Sempre…
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febbraio
ven10febbraio21:0022:30DAVIDE AMBROGIO21:00 - 22:30 CUT | Centro Universitario Teatrale
(Venerdì) 21:00 - 22:30
Davide Ambrogio è cantante e polistrumentista. Dopo essersi aggiudicato insieme al Duo Bottasso ed Elsa Martin il Premio Loano Giovani con il progetto e aver conseguito da solista i
Davide Ambrogio è cantante e polistrumentista. Dopo essersi aggiudicato insieme al Duo Bottasso ed Elsa Martin il Premio Loano Giovani con il progetto e aver conseguito da solista i premi Musica contro le Mafie ed Ethnos Gener/Azioni 2020, presenta l’album d’esordio Evocazioni e Invocazioni. Già inserito nella Transglobal Music Chart e nella World Music Chart Europe, l’album è stato premiato da Songlines Magazine per la Top of The World Album di novembre 2021.
Il disco è il risultato di un lavoro che recupera le molteplici funzioni del canto, capace di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei. Così come nella musica di tradizione orale ogni canto ed ogni suono si manifestano all’interno di un rito, ciascun brano del concerto è legato a una specifica funzione –dalla ninna nanna al canto di protesta, dal lamento allo scongiuro. Nel live, l’artista calabrese costruisce intorno alla voce uno spettacolo immersivo attraverso l’utilizzo di lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, zampogna e live electronics. Nella ricerca timbrica, melodica e ritmica, lo spettacolo racconta una verità intima ed attuale, in grado di evocare suggestioni diverse, nel presente.
Davide Ambrogio nasce nel 1990 a Cataforìo, piccola frazione di Reggio Calabria. Nel 2011 si trasferisce a Roma dove intraprende un percorso di studi accademici e musicali, collaborando con vari artisti ed entrando in contatto con diverse realtà, prima fra tutte Etnomusa, orchestra di musica popolare de La Sapienza di Roma. Nel frattempo inizia un’attività concertistica come membro di tre formazioni con le quali partecipa a importanti manifestazioni in tutta Italia: gli Skunchiuruti, banda di musica dell’Aspromonte grecanico, i SIV (registrando anche un disco agli Abbey Road Studios di Londra), e i Musaica, ensemble di world music. Nel maggio del 2016 prende parte, in qualità di insegnante, al progetto Erasmus+ Dance and music as the roots of cultural identity, tenutosi nella città di Valencia. Nel 2017 scrive e arrangia le musiche del documentario La quinta generazione e collabora allo spettacolo teatrale La Fata Morgana, scritto e interpretato da Marica Roberto. Il 2018 si apre con il progetto in solo Evocazioni e Invocazioni e la creazione di “O’Sud!”, spettacolo musicale sulle polifonie di tradizione orale italiane a cura di Xavier Rebut. Ha partecipato come musicista a importanti rassegne e festival in Italia, Francia, Belgio e Polonia come SponzFest, Musicultura, Premio Parodi, Mare e Miniere, Les Suds d’Arles, Le Plancher, Festival du Cinema Mediterraneé, Radio Krakow. Ha studiato tecnica vocale con Gabriella Aiello, modi del canto contadino con Giovanna Marini e ha frequentato diversi seminari con Elena Ledda, Simonetta Soru e Luca Nulchis (canto sardo), Alessandro Foresti (canto corale), Dario Muci (canto polifonico salentino), Luigi Lai (launeddas), Pietro Cernuto (friscaletto), Andrea Avena (composizione e arrangiamento), Charles Burrell (songwriting), Reso Kiknadze (musica tradizionale georgiana), Pekka Pylkkänen (improvvisazione), Albert Hera (circle singing), Dariana Koumanova (vocal coach).
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marzo
sab04marzo21:0022:30SITA / ALESSIA TONDO21:00 - 22:30 CUT | Centro Universitario Teatrale
(Sabato) 21:00 - 22:30
Alessia Tondo voce ed elettronica Presentazione del primo progetto solistico di Alessia Tondo, voce del Canzoniere Grecanico Salentino “Concepito e sviluppato come la
Alessia Tondo voce ed elettronica
Presentazione del primo progetto solistico di Alessia Tondo, voce del Canzoniere Grecanico Salentino
“Concepito e sviluppato come la sua personale narrazione di un rito di guarigione, Sita è un lavoro prezioso, intimo ma al tempo stesso universale, magico e profondo. Uno degli esempi in cui la cultura popolare, nello specifico quella del Salento da cui Alessia Tondo proviene, è trasfigurata in modo visionario “. La Sita nel Salento è la Melagrana.
Alessia Tondo è una delle voci più importanti della scena musicale in Puglia. Nata nel 1991, già a sei anni cantava insieme alla Nonna Immacolata nel gruppo salentino Mera Menhir. Le sue qualità vocali sono fin da subito riconosciute da uno dei fondatori del Canzoniere Grecanico Salentino, Daniele Durante, che incoraggia le potenzialità della piccola artista invitandola a cantare nelle pizziche che chiudevano i concerti del Canzoniere. Pochi anni dopo viene lanciata dal gruppo reggae Sud Sound System come voce nel brano “Le radici ca tieni” trasmesso in tutte le radio italiane.
Con loro ha continuato a collaborare per live e partecipazioni televisive, come nei programmi “Rock Politik” su Rai 1 e “Parla con me” su Rai 3. Nel 2004, a soli 13 anni, entra in pianta stabile a far parte dell’Orchestra de “La Notte della Taranta” come voce solista e indiscussa protagonista, duetta con tutti i più grandi ospiti del concertone e collabora con i maestri Ambrogio Sparagna, Mauro Pagani, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Giovanni Sollima. Dal 2006 al 2011 partecipa come ospite ai vari appuntamenti de “Orchestra Popolare Italiana” all’Auditorium Parco della musica di Roma diretta da Ambrogio Sparagna, condividendo il palco con grandi artisti come Peppe Servillo, Simone Cristicchi e Idan Raichel. Nel 2008 incide per Radiodervish nell’album “L’immagine di te” il pezzo in Griko dal titolo “Yara”. Nel 2012 per il maestro Ludovico Einaudi scrive il testo per la celebre composizione “Nuvole bianche” presentata al concerto de “La Notte della Taranta”, in altri festival come il “BT River” di Londra e pubblicata nel 2015 come secondo singolo del suo album “Taranta Project”. Scelta dal compositore Admir Shkurtaj come voce popolare per l’opera da camera “kater i rades. Il Naufragio”, co-prodotta da la Biennale di Venezia e Koreja, debutta il 12 ottobre 2014 al 58° festival internazionale di Musica Contemporanea de la Biennale di Venezia. Nel 2015 entra a far parte del Canzoniere Grecanico Salentino.
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aprile
(Venerdì) 21:00 - 22:30
Alfio Antico Biagio Guerrera Jacopo Leone Saro Nievski Eleonora Bordonaro & Puccio Castrogiovanni
Alfio Antico
Biagio Guerrera
Jacopo Leone
Saro Nievski
Eleonora Bordonaro & Puccio Castrogiovanni
Per l’autore del film-documentario, il lavoro sin qui svolto, merita di essere condiviso in modo differente da come sarà recepito nel montaggio definitivo, dando sfogo alla naturale esigenza di condividere con un pubblico mirato e consapevole alcuni degli incontri avuti durante la lavorazione in un tempo e in un formato più disteso e riflessivo. Nella quasi integralità del suo manifestarsi. Per tutelarne la autenticità e la profondità. I protagonisti degli incontri saranno scelti in base ai luoghi in cui avverranno le proiezioni e di conseguenza al pubblico di riferimento a cui la condivisione è rivolta. Una scelta ponderata ma allo stesso romantica, scevra da condizionamenti estetici o drammaturgici.
Filippo Mauceri (Agirà, 1959), dal 1980 è autore di programmi radiofonici e televisivi. Dal 1993 è consulente regista per programmi come Striscia la notizia e Zelig. Con il documentario Vi voglio raccontare… Arti e mestieri della memoria ha vinto il Premio Speciale della Giuria e il premio per la migliore colonna sonora al Fotogramma d’Oro di Castrocaro Terme.
Ha fondato una propria casa di produzione e fa parte di Ipotesi Cinema, Istituto diretto dal maestro Ermanno Olmi. Realizza decine di cortometraggi e documentari etnografici.
Parallelamente alla attività di regista e autore tv si occupa di eventi culturali e festival tematici.
Dal 2007 al 2009 per tre anni è co – ideatore e direttore artistico con la partecipazione di Paolo Bonolis della manifestazione di immagini musica e parole “Life in Gubbio” alla quale partecipano nomi prestigiosi della cultura, del giornalismo e dello spettacolo quali: Dario Fo, Alda Merini, Gigi Proietti, Nicola Piovani, Luciano Ligabue, Antonio Albanese, Sergio Zavoli, Roberto Vecchioni, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias, Luigi Cinque, Stefano Di Battista, Danilo Rea, Rita Marcotulli, Giovanni Allevi, Vinicio Capossela.
Nel 2010 cura una edizione speciale nella città di Spoleto di “Life in Umbria”
Nel 2008 è co-ideatore e direttore artistico dell’evento ‘Vite Impazienti’, rassegna culturale di Vico sul Gargano dedicata alla memoria di Andrea Pazienza a 20 anni dalla sua scomparsa.
Nel 2009 Co-direttore di Anima Film Festival di Porto Ercole (Gr)
Nel 2012 on Paolo Bonolis – Il senso della Vita – edizione speciale nell’ambito del “Festival della Felicità” 2012 diretto da Simona Ercolani
Attualmente è Direttore artistico ad Agira (En) di Entroterre in Festival – L’invasione dei Cavalletti-
Co-produttore e editor del film documentario “Il carnevale di Dolores” di Cristina Mantis vincitore del Teck Festival di Roma.
Ha collaborato allo spettacolo teatrale “FILI” di e con Erri De Luca per la regia di Riccardo Cavallo.
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