Un’intensa serata che unisce musica dal vivo e danza grazie alla collaborazione di AME (Associazione Musicale Etnea) e Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale.

Da alcuni anni le due strutture collaborano nell’ambito della giovane creatività, portando giovani danzatori e musicisti a lavorare insieme per la realizzazione di inedite produzioni di musica dal vivo e danza create dagli stessi giovani artisti.

Lo String Quartet No. 2 del compositore inglese e contrabbassista Garvin Bryars è stato composto nel 1990, commissionato dall’Huddersfield Festival e dal Balanescu Quartet. Registrato per la prima volta alla Maltings Hall, Snape, dal 1 al 14 marzo 1995, alla presenza del compositore. Questo secondo quartetto è un pezzo più rilassato e disinvolto del primo lavoro del compositore.
Il quinto quartetto di Philip Glass (ultimo scritto nel 1991) ha una configurazione più varia dei precedenti quartetti; con un’impronta fatalistica tipica del post-moderno, “String quartet n. 5” è leggiadro ed argutamente armonico, e segna una buona riscossa delle stimmate minimaliste, rimandando alle problematiche che il compositore americano aveva affrontato per cercare una soluzione che mettesse d’accordo tecniche minimalistiche e riflessione estetica puntata sull’impianto degli elementi della tonalità.
L’esecuzione è affidata all’Ensemble Etna Contemporanea che per l’occasione si presenta nella sua formazione di  Quartetto D’Archi costituito da quattro giovani e brillanti musicisti, che studiano o hanno conseguito la laurea col massimo dei voti presso il Conservatorio V. Bellini di Catania. Alfredo Anastasio, il più giovane, è stato ammesso alla prestigiosa Cello Academy sotto la direzione di Enrico Dindo. Pietro Benedetto Pistone è membro dell’Orchestra sinfonica V. Bellini sotto la direzione di E. Comis e segue il corso di perfezionamento con Andrej Baranov presso la “Accademia del ridotto”. Anche per Laura Nicolosi e Germana Caniglia il perfezionamento è avvenuto con grandi Maestri, tra i quali A. Baranov e Romano Tommasini. Germana Caniglia insieme al Dreizehn Quartet ha conseguito già due premi internazionali. Una passione per la musica che si manifesta nella continua ricerca di un miglioramento nell’esecuzione confrontandosi spesso con repertori non di comune esecuzione.

La parte coreografica è frutto di un lavoro esplorativo dei danzatori del MoDem PRO sul linguaggio e sul repertorio del coreografo Roberto Zappalà, in un percorso curato dal M°Enrico Musmeci, che ha operato una sintesi finale condivisa dai partecipanti. 

All’interno dei differenti “tableaux” emergono i diversi caratteri degli ideatori e degli interpreti nella personale lettura dei materiali coreografici.

Una coproduzione di AME Associazione Musicale Etnea e Scenario Pubblico Centro di Rilevante Interesse Nazionale con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo.