Monika Bulaj

Dove gli Dei si parlano

Teatro documentario | Fotografie, racconti , film, musiche, suoni di e con Monika Bulaj.

 
Sono riflessi di un’unica luce i racconti di viaggio di Monika Bulaj… Ma quello che più impressiona di questo mondo … è la quotidianità di gesti ed espressioni, l’universalità di usanze a prima vista così particolari, la ricchezza di umanità che traspare da paesaggi, figure, racconti… un fotogramma o una parola possono esaudire il comandamento biblico della memoria, possono rendere nuovamente presente ciò che non è mai passato, perché appartiene al futuro dell’umanità. | Padre Enzo Bianchi (La Stampa, Torino)

 
Questo lavoro è cambiato negli anni. All’inizio documentavo le piccole e le grandi religioni nelle ombre delle guerre antiche e recenti. Ad un certo punto sono state le mie immagini a cercarmi, a parlare da sole, raccontando delle preghiere e dei sogni, dell’acqua e del fuoco, della memoria, del teatro della festa dei morti, della via dei canti. Ora quello che faccio è una cosa semplice, quasi infantile: raccolgo schegge di un grande specchio rotto, miliardi di schegge, frammenti incoerenti, pezzi, atomi, forse mattoni della torre di Babele… Forse solo questo può fare il fotografo: raccogliere tessere di un mosaico che non sarà mai completo, metterle nell’ordine che gli sembra giusto, o forse solo possibile, sognando, quell’immagine intera del mondo che magari da qualche parte c’è, o forse c’era e s’è perduta, come la lingua di Adamo.

 

Un po’ di storia

Monika Bulaj fotografa, reporter, documentarista e performer, svolge la sua ricerca sui confini delle fedi tra minoranze etniche e religiose, popoli nomadi e fuggiaschi, in Europa, Asia, Africa e nei Carai- bi. Ha studiato la filologia all’Università di Varsavia, seguito corsi di antropologia, filosofia, teologia. Abita a Trieste. Parla otto lingue, ha tre figli, pubblica con Granta Magazine, La Repubblica, Corriere della Sera, Revue XXI, Internazionale, GEO, National Geographic, New York Times, The Guardian, etc. Autrice di libri di reportage letterario e fotografico con Alinari, Skira, Frassinelli, Electa, Feltrinelli, Bruno Mondadori, National Geographic, Contrasto. I suoi ultimi libri sono: “Where Gods Whisper” (Contrasto), “Genti di Dio. Viaggio nell’altra Europa” (Postcart), “Nur. Afghan Diaries” (National Geographic Poland), “Nur. La luce nascosta dell’Afghanistan” (Electa, scelto da TIME come uno dei migliori libri fotografici del 2013). Tra i riconoscimenti ricevuti: travel grant of Pulitzer Center on Crisis Reporting,Leonian award of W. Eugene Smith Memorial Fund; Nomination for the Prix Carmignac The Amazon; Nomination for Visa d’Or Daily Press; Premio Tomizza; Lucchetta Grant; TED Fellowship ; The Aftermath Project Grant; Bruce Chatwin Special Award for Photography “Absolute Eyes”; Grant in Visual Arts of European Association for Jewish Culture. Nel 2014 le è stato consegnato il Premio Nazionale “Nonviolenza”, per la prima volta assegnato ad una donna, con questa motivazione: “per la sua attività di fotografa, reporter e documentarista, capace di met- tere in luce l’umanità esistente nei confini più nascosti eppure evidenti della terra, di far vedere la guerra attraverso le sue conseguenze, di indagare l’animo dell’Uomo, la sua ansia di religiosità, di tenerezza e di dignità. Monika Bulaj rende visibile l’invisibile, attraverso l’esplorazione dell’animo delle persone, creando con l’immagine, l’unità dell’umano.”

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