2025dom28set19:30Casimiro Re di Poloniacon l'Arianna Art Ensemble19:30 Basilica dei Santi XII Apostoli, P.za dei Santi Apostoli, 51, 00187 Roma RM

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CASIMIRO RE DI POLONIA
Alessandro Scarlatti

 

Amor profano Anastasia Terranova soprano
Fasto Regio Valeria La Grotta soprano
Castità Debora Troìa soprano
Umiltà Aurora Bruno contralto
S. Casimiro Luca Dordolo tenore
Coro Enzo Petrancoste basso ripieno

 

ARIANNA ART ENSEMBLE
diretto da Fabio Ciulla
Valerio Losito, Raffaele Nicoletti violini
Gabriele Politi viola
Andrea Rigano violoncello
Lamberto Nigro contrabbasso
Paolo Rigano arciliuto
Cinzia Guarino clavicembalo

 

L’Oratorio S. Casimiro Re di Polonia fu composto da Alessandro Scarlatti a Roma per la regina esule Maria Casimira di Polonia, e probabilmente eseguito per la prima volta il 12 settembre 1704 a Palazzo Zuccari, residenza della sovrana in città; i dizionari riportano anche una replica fiorentina dell’anno successivo, presso la sala della Compagnia della Purificazione, detta di S. Marco.
Narra delle lusinghe di Regio Fasto e Amor Profano (soprani) che, a colpi di sfavillanti arie virtuosistiche, tentano di piegare la virtù di Casimiro (tenore), che, cristianamente, segue invece i dettami di Castità (soprano) ed Umiltà (contralto).
Se nella prima frazione c’è spazio solo per la presentazione ed il dibattito delle due coppie di virtù, quelle terrene contro quelle più ‘spirituali’, nella seconda parte irrompe finalmente la voce di tenore del protagonista, cui Scarlatti destina ben 4 arie, appena una in meno di Regio Fasto, l’ultimo a cedere alla fermezza dell’illuminato regnante.
La dimensione ‘domestica’ di questo oratorio è dimostrata anche dalle limitate dimensioni dell’organico strumentale, apparentemente solo archi, spesso con i violini tutti all’unisono e senza l’impiego della viola; tuttavia, l’esplicito richiamo, seppur episodico e limitato alla linea del 1° violino, ad un dualismo «solo»/«tutti» ci illumina sulla presenza, alla prima, di una compagine di suonatori forse più nutrita.
Del brano sono sopravvissute ben tre partiture, custodite presso la Biblioteca Nazionale di Madrid, la Biblioteca Nazionale di Vienna e la Gesellschaft der Musikfreunde della stessa città.

 

L’Arianna Art Ensemble, fondato nel 2007 dal liutista e compositore Paolo Rigano e dalla clavicembalista Cinzia Guarino, promuove la diffusione del repertorio vocale e strumentale rinascimentale e barocco, attraverso le proprie esecuzioni con strumenti d’epoca e la scelta di rifarsi alla corretta prassi esecutiva storica, la riscoperta di manoscritti inediti, in particolare di autori legati al Regno delle due Sicilie. attraverso la sperimentazione e l’esecuzione di brani di musica contemporanea con strumenti antichi. I componenti dell’ensemble collaborano con Il Giardino Armonico, Accademia Bizantina, Concerto Italiano, Cappella Gabetta, Zefiro Ensemble, Modo Antiquo, Ensemble Elyma, Antonio Il Verso, Les Elements, e hanno registrato per diverse etichette, ottenendo positivi consensi da parte della critica. L’ensemble, vincitore di numerosi premi in prestigiose competizioni, si è esibito nelle stagioni concertistiche più importanti d’Italia e in vari festival e rassegne d’Europa; collabora stabilmente con come E. Onofri, G. Sollima, D. Sinkovsky, G. Bertagnolli, A. Inghisciano, ed è impegnato nell’organizzazione del Festival internazionale di Musica Antica di Gratteri (giunto alla XVII edizione) e di una stagione concertistica di musica antica e barocca a Palermo. Nel 2017 l’ensemble ha ridato luce ai manoscritti inediti delle opere sacre di Antonino Reggio, clavicembalista e compositore settecentesco, nato ad Aci Catena; con Giovanni Sollima ha recentemente inciso le Sonate e le Sinfonie di Giovanni Battista Costanzi, per l’etichetta discografica Glossa. Nel 2021 ha pubblicato con la casa discografica Almendra Music il cd Cimbalu d’Amuri. Nel 2022, per la casa discografica Tactus ha inciso il cd “Musiche per arciliuto, chitarra e clavicembalo.

 

Luca Dordolo si è diplomato in canto con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio di Venezia, intraprende lo studio della prassi esecutiva della musica antica con A. Curtis nel 1996, collaborando poi con il suo Complesso Barocco. Da allora è invitato dai più importanti ensemble specializzati nel repertorio rinascimentale e barocco (Concerto Italiano di R. Alessandrini, La Cappella della Pietà dei Turchini di A. Florio, I Barocchisti di D. Fasolis…) e dalle più prestigiose orchestre del mondo (Wiener Philarmoniker, La Scala, Maggio Musicale, Champs Elysée…), esibendosi nei più importanti festival internazionali sotto la guida di direttori come R. Muti, Z. Mehta, C. Scimone e molti altri… Ha registrato per Virgin, Glossa, Naive, Opus 111 e diverse radio e televisioni internazionali.

 

Anastasia Terranova si è laureata cum laude a Palermo, sotto la guida di L. Dordolo e S. Prina, ed è entrata a far parte della Schola Cantorum Basiliensis di Basilea (Svizzera) dove ha concluso con successo gli studi con E. Tubb nel 2018; si è inoltre laureata nel 2021 presso il Conservatorium van Amsterdam, con X. Meijer. SI è perfezionata con A. Scholl, A. De Marchi, A. Marcon, E. Kirkby, M. Honig, K. Boeke, ecc. Nel 2016 Anastasia ha ricevuto il premio Fonds Marie Louise e nel 2017 ha ricevuto uno stipendium dalla Cantilena-Stiftung (entrambi i premi a Basilea, Svizzera). Dal 2015 la carriera di Anastasia è fiorente in tutta Europa: fa parte dell’Ensemble La Pedrina (CH) e collabora con Bernvocal, Suono Spirito (CH), Opalescences (FR), Ensemble Locatelli (IT), ecc. Ha cantato diverse opere di Monteverdi, Vivaldi e A. Scarlatti, sotto la direzione di E. Onofri, Chr. Rousset, G. Paronuzzi, R. Alessandrini, J. van Veldhoven, V. Spurný, esibendosi all’Händel Festspiele, al Théâtre des Champs Elysées, allo Schlosstheater di Schwetzingen, al Teatro Massimo di Palermo e ad Amsterdam, Leiden e Den Haag, Pilsen.

 

Debora Troìa, nata a Palermo, ha vinto diversi concorsi lirici nazionali ed internazionali. Collabora da anni con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’As. Li. Co. e numerosi altri gruppi ed orchestre italiane ed internazionali. Ha in attivo un progetto di musica popolare siciliana “Rosa La Cantatrice Del Sud” in cui recita e canta la vita di Rosa Balistreri, accompagnata da Tobia Vaccaro, storico chitarrista della cantautrice. Lo spettacolo è stato replicato in oltre 34 date in diverse località della Sicilia, all’interno di teatri, edifici storici e piazze per diverse associazioni culturali siciliane.

 

Aurora Bruno intraprende gli studi di tecnica vocale all’età di otto anni; fin da giovanissima si esibisce come cantante solista in numerosi concerti nei luoghi più importanti della sua città natale, Palermo, e dei dintorni: Palazzo Steri, Casa professa, Palazzo delle Aquile, Teatro Biondo, il Duomo di Monreale, il teatro antico di Segesta. Nel 2022 consegue la laurea triennale con il massimo dei voti presso il Conservatorio “A. Scarlatti” di Palermo con i docenti A. Alessi e F. Ciulla. Ha partecipato in qualità di cantante solista alle produzioni “Cenerentola Azzurro e Friends” e “In the Wood”, messe in scena al teatro Politeama Garibaldi di Palermo. Ha partecipato a numerose masterclass e rassegne corali con i docenti E. Norberg Schulz, M. Marriott, F. Fussi e G. Costa. Nel 2022 si è esibita come solista dello Stabat Mater di Vivaldi presso il Foyer del Teatro Massimo di Palermo, il duomo di Termini Imerese e quello di Giarre.

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